Plants For Dummies, piante che anche chi non sa tenere nulla in vita può gestire
Le piante arricchiscono l’aspetto di una casa come sanno fare poche altre cose. Posizionare una piantina in un posto un po’ vuoto di un appartamento, rende quest’ultimo accogliente, colorato, elegante e vissuto.
Arricchire una stanza, dotandola di una piccola macchia verde e viva, trasformerà quest’ultima in un ambiente piacevole e anche alla moda.
Ma siamo davvero capaci di prenderci cura di un organismo vivente? Di tenerlo in vita e di rispondere a ogni sua necessità? In gran parte dei casi, no. Pollice verde is a thing. Alcune persone sono predisposte in maniera decisamente naturale a prendersi cura delle piante. Altre, invece, hanno più difficoltà nel tenere in vita organismi ricchi di necessità.
Ma, iniziando con una pianta che richiede poche cure, si può fare amicizia con questo mondo, riuscendo, poi, a evolvere pian piano, fino a diventare capaci di tenere in vita anche quelle che necessitano di maggiori attenzioni.
E il risultato bramato vale la pena provata.
Occuparsi di qualche piantina, infatti, non è solo un onere da sopportare in virtù di una casa più bella. Quest’attività ha, difatti, un effetto benefico per gli individui, non solo per la soddisfazione di veder crescere foglie nuove e di sentirsi, di conseguenza, Dio sceso in Terra, ma perché prendersi cura di tali vegetali ha un effetto rilassante e positivo, oltre a rappresentare un vero e proprio hobby.
È perciò il caso di non arrendersi al primo vaso rimasto pieno soltanto di terriccio, ma di insistere. E uccidere altre piante. No. È il caso di capire prima verso quale pianta indirizzarsi. Necessario risulta, infatti, comprendere – prima di farsi conquistare dall’aspetto di piante, fiori, vasi e annessi – di quali cure necessita la pianta in questione.
Ecco, perciò, su quali orientarsi ai primi tentativi:
Pothos. Potrei procedere con una sentita, innamorata, sognante ode nei confronti delle potos, oppure potrei, come infatti faccio, dire semplicemente che le piante potos non sono facili da ammazzare. Le potos ci tengono alla vita, si attaccano alla vita.
Tu potrai anche scordarti di annaffiarle, potrai cambiare loro posizione, potrai togliere loro la luce, ma esse saranno lì, magari momentaneamente un po’ ammaccate, a prendersi qualche settimana di tempo per mostrarti che ti puoi anche impegnare per farle fuori, ma sono più forti di te. E ti faranno, inoltre, sentire un grande esperto, siccome sono anche facilmente riproducibili.
Basterà infatti recidere parte delle lunghezze, metterle in acqua, e dopo qualche settimana spunteranno da esse delle radici che, piantate in un
banale terriccio, daranno vita a nuove piante potos. Buona riproduzione.
Aloe Vera. L’aloe vera pure è un’altra che cerca in ogni modo di farsi amare. Ormai c’è l’acqua all’aloe, i prodotti di bellezza all’aloe, l’anti-scottatura all’aloe, tutto all’aloe. E l’aloe è anche esteticamente molto carina.
E anche facile da gestire: non vuole tanta luce, non vuole acqua a meno che non sia proprio secca. Sta lì, a ricordarti che le cose semplici esistono e che
possono anche avere molti lati positivi.
Però non proviamo a spalmarci il suo succo in faccia o addosso o ovunque vogliamo, perché già è tanto tenerla in vita e ammirarla, non vogliamo rischiare di procurarci danni se la pianta non fosse pronta o se non fosse specificamente aloe vera, ma selvaggia o chissà che cosa. I prodotti compriamoli a parte per la nostra sicurezza.
Ficus. Anche il ficus è un degno concorrente della battaglia verso le cure di noi incapaci. Esagera, inoltre. Spesso, infatti, è possibile trovarlo sotto forma di bonsai, per illuderci del fatto che possiamo prenderci cura anche di questo tipo di piante. Possiamo? Probabile. Il quarto che ho preso mi è sopravvissuto. Poverino, spero che l’articolo non porti male.
I precedenti tre, però, sono stati vittime di pallonate moleste. Questo dovrebbe deporre a loro favore. Che riposino in pace. Il ficus vuole luce non diretta e acqua non poi così spesso, tipo una volta a settimana. Fattibilissimo.
Ora. L’elenco delle piante di facile gestione potrebbe continuare. Ma noi siamo dummies e potremmo fare confusione o voler esagerare. Perciò, scegliete una tra queste tra signorine e cominciate da loro.
Buon viaggio!
Giovanna Iengo
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