Politicamente informato: Ministro dell’Economia Daniele Franco
Due nomi propri e una garanzia, ecco chi è Daniele Franco.
Dal 13 febbraio 2021 l’economista e funzionario italiano è Ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo Draghi.
Proviamo a conoscerlo meglio.
Daniele nasce il 7 giugno 1953 a Trichiana, un paese in provincia di Belluno, dove frequenta il Liceo scientifico Galilei. Spostatosi a Padova nel 1977, si laurea in Scienze politiche presso l’Università degli Studi della città e consegue un master in organizzazione aziendale l’anno successivo.
Continua ad approfondire gli studi con il Master of Science in Economia, offerto dall’Università della città di York, in Gran Bretagna. Nello stesso anno, 1979, comincia a lavorare per la Banca d’Italia, al Servizio Studi, dove rimane per circa quindici anni.
Già pluriqualificato, dal 1994 al 1997 fa parte del consiglio economico presso la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione europea.
Alla conclusione di questo periodo, torna in Banca d’Italia con il ruolo di Capo della Direzione Finanza Pubblica del Servizio Studi, e ci rimane fino al 2007. Per i quattro anni successivi è Capo del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria e dal 2011 al 2013 è Direttore centrale dell’Area Ricerca economica e relazioni internazionali.
Molti dati, vediamo anche altro.
Nel corso della sua carriera, ha pubblicato e tenuto numerose conferenze su temi che spaziano dalle finanze pubbliche alla previdenza sociale, alla distribuzione del reddito, partecipando a comitati e gruppi di lavoro in varie organizzazioni nazionali e non solo.
In ambito accademico ha tenuto corsi presso le Università di Bergamo e di Trieste, l’Università Cattolica di Milano e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, pubblicando in contemporanea libri in materia di spesa pubblica, sistemi di protezione sociale e regole fiscali europee e scrivendo saggi rivolti a specialisti di politica di bilancio, federalismo fiscale, contabilità generazionale, tassazione delle attività finanziarie e distribuzione dei redditi.
Spostiamoci però verso gli ultimi anni, che sono quelli che l’hanno portato fino a Palazzo Chigi.
Dal 17 maggio 2013 e durante i sei anni seguenti, è il 20º Ragioniere generale dello Stato, nominato dal Presidente del Consiglio in carica Enrico Letta.
Negli anni è stato spesso parte attiva negli scontri politici, in particolare durante il Governo Renzi per la legge di bilancio e la promessa dei famosi “80 euro”.
Nel maggio 2019 diventa vicedirettore generale della Banca d’Italia, succedendo, pochi mesi dopo, a Fabio Panetta, come direttore generale.
È dal febbraio 2021 che collabora con il governo del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, nell’esecutivo tecnico di unità nazionale.
Il 13 febbraio ha prestato giuramento davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come Ministro dell’Economia e delle Finanze, rinunciando, il giorno stesso, all’incarico di direttore generale della Banca d’Italia.
Ma di cosa si occupa in concreto questo Ministero?
In poche parole, ha il compito di monitorare le spese pubbliche e le entrate dello Stato, curando i processi e gli adempimenti di politica di bilancio.
Molte parole complicate per chi non è del mestiere ma, dall’operato di questi mesi, pare proprio che il Ministro Daniele Franco, al contrario della maggior parte di noi gente spaventata dai numeri, lo sia. Ai posteri l’ardua sentenza.
Stefania Malerba
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