Ritorna “Coral…mente”, dove la musica va oltre la malattia
Per gli amanti della musica, il Teatro Salvo D’Acquisto ha riproposto uno spettacolo sensazionale, un viaggio attraverso la musica tradizionale partenopea.
Coral…mente, ecco il titolo della serata che ha visto la partecipazione del Coro dei Colli, coristi affetti da Alzheimer esibiti sulle note della canzone novecentesca di Napoli.
È andato in scena nuovamente, dopo l’ultimo debutto a dicembre 2021, il favoloso spettacolo voluto dall’Unione Musicisti e Artisti Italiani per il progetto “Musica ed Alzheimer”, giovedì 30 giugno.
Una serata indimenticabile, per chi ha avuto modo di partecipare, che ha visto la collaborazione dell’Ospedale dei Colli e il sostegno della Fondazione Banco di Napoli.
Il gruppo di anziani esibiti in Coral…mente fanno parte del Coro dei Colli formato da 18 persone affette da Alzheimer. I pazienti si sono allenati per questo evento al canto insieme a Giuseppe Schirone e Romeo Barbaro, musicisti professionisti.
Essenziale la supervisione di Bruno Ronga, professore e direttore dell’Unità Operativa Complessa Neurologia Stroke Unit Aoron del Cto e dell’accompagnatore degli anziani.
Insieme ai pazienti sul palco, si è esibito anche il gruppo di Romeo Barbaro, Giuseppe Schirone al piano e la magnifica voce di Nino Orfeo.
Il professore Ronga ha espresso l’importanza e i benefici della musica per i pazienti affetti da Alzheimer: “La musica e il coro in questo progetto sono divenuti strumento riabilitativo per i soggetti affetti da decadimento cognitivo al fine di favorire la socializzazione e la modifica dello Stato umore le delle persone”.
La Musicoterapia risulta un’arma vincente per gli anziani che raggiungono risultati elevati riuscendo a concludere il progetto con un meraviglioso spettacolo.
“Il percorso, che è durato 3 mesi, ha facilitato, dati alla mano, i pazienti in un viaggio di ri-orientamento e di consolidamento delle relazioni sociali che spesso risultano rarefatte o assenti migliorando inoltre sensibilmente il carico assistenziale del caregiver”. Così ha concluso Ronga.
Insomma, una serata all’insegna della musica antica di Napoli e della speranza, quella che gli anziani hanno trasmesso riuscendo a portare a termine, per la secondo volta, questo progetto.
Martina Maiorano
Fonte copertina: immagine creata su Canva dalla redattrice
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