Le stelle dell’arte – Cosa può dirci l’astrologia sulle vite degli artisti?
Le stelle sono tante / milioni di milioni, cantava Francesco de Gregori e, benché probabilmente guardando lassù non riusciamo a distinguere la luce di un aeroplano dall’Orsa Maggiore, è probabile che siamo almeno consapevoli che da qualche parte esiste una costellazione che ci riguarda, quella che rappresenta il nostro segno zodiacale.
A tutti noi piace giustificare quel difettuccio o sottolineare quel pregio partendo dalle stelle. Non fanno eccezione i grandi artisti.
Ne avevamo già parlato qui, e siamo pronti per la seconda puntata. Tra le stelle, con le stelle.
#1 – Keith Haring, Toro (04/05/1958)
I Toro sono amanti dell’indulgenza e del comfort (che sia cibo, sesso, arte o soldi) – e dunque non c’è da sorprendersi che Keith Haring, artista e attivista per la sensibilizzazione al sesso protetto, sia stato uno dei più famosi esponenti del segno. Per anni, Haring aveva riempito New York dei suoi graffiti, sostenendo fosse un modo per “condividere la bellezza con il pubblico”. La polizia, ad ogni modo, aveva una visione diversa delle cose e Keith finiva con l’essere arrestato piuttosto spesso. Uno dei tratti distintivi del Toro, però, è la testardaggine e, da Toro fino in fondo, questi arresti non gli impedirono mai di trasformare la città nella sua tela personale.
#2 –Mark Rothko, Bilancia (25/09/1903)
La Bilancia è l’unico segno ad essere rappresentato da un oggetto inanimato, simbolo di giustizia, certo, ma soprattutto di equilibrio. L’espressionismo astratto di Rothko, con la sua attenta considerazione del colore e la sua armonia compositiva, è un esempio perfetto del pensiero dei nati Bilancia: la continua ricerca del perfetto equilibrio in ogni aspetto della propria vita. Con i suoi vibranti dipinti, Rothko aveva trovato come bilanciare l’elemento monumentale e l’elemento intimo. I Bilancia, inoltre, sono fortemente influenzati da Venere, pianeta dell’amore e della bellezza, un’influenza che in Rothko si ritrova facilmente nel suo perfezionismo riguardo l’esposizione dell’opera: era sempre specificato come, dove e con quali altre opere le sue andassero esposte!
#3 – Sol LeWitt, Vergine (09/09/1928)
Sol LeWitt, artista concettuale tra i più contorti e conosciuti, con le monumentali opere a tutta parete simili a template di cruciverba, incarnava perfettamente la capacità di problem-solving e di continua progettualità tipiche della Vergine. LeWitt voleva comprendere qualunque cosa lo circondasse – compresa l’arte. Così, nelle sue stesse parole, decise di “ricreare l’arte, partendo da zero”. Usando solo linee e forme semplicissime come cerchi e rettangoli, creò centinaia di opere d’arte che indagano i limiti della più elementare geometria. Un altro elemento tipico del pragmatismo della Vergine, i dipinti di Sol LeWitt erano spesso solo una lista di istruzioni, che potevano essere ricreati più e più volte, da chiunque e su qualunque superficie.
#4 – Yoko Ono, Acquario (18/02/1933)
Sorprendentemente, l’Acquario non è un segno d’acqua, ma d’aria. Assieme alla Bilancia e ai Gemelli, questi segni eterei si dice siano capaci di intuire facilmente idee totalmente astratte. Come molti Acquario, Yoko Ono, artista multidisciplinare conosciuta soprattutto per la sua performance CutPiece (1964), è conosciuta per avere opinioni radicali, non rispettare l’autorità e coltivare un proprio stile unico ed originale. Negli anni ’60, assieme a John Lennon (che, incidentalmente, era della Bilancia), crearono uno stile performativo denominato bagism, una forma di protesta ironica in cui, coprendo il viso o il corpo con borse di carta, eliminavano la componente sessuale/discriminatoria dalla protesta, lasciando intatto solo il messaggio.
#5 – Georgia O’Keeffe, Scorpione (15/11/1887)
Quando si pensa a Georgia O’Keeffe, alcuni elementi distintivi saltano subito alla mente: i suoi mastodontici dipinti di fiori colorati (che sono stati spesso letti come metafore sessuali), la sua visione astratta della natura, e la sua reputazione di solitaria per via della vita ritirata che conduceva nel deserto del New Mexico. Tutti questi spunti – legati al mistero, all’erotismo e all’illuminazione – sono strettamente legati ai tratti caratteriali generalmente associati ai nati sotto il segno dello Scorpione, un intenso segno d’acqua che, come l’animale che lo rappresenta, può pungere all’improvviso. Ciò porta gli Scorpione a cacciarsi in ogni tipo di guaio, ma a volte un po’ di veleno pare riesca ad incanalarli nella giusta direzione: “Volevano insegnarmi a dipingere come chiunque altro – dichiarò la O’Keffe in un’intervista – E mi fecero venire voglia di non dipingere affatto. Tutto quello che voglio è dipingere a modo mio!”
Marzia Figliolia
Vedi anche: L’anarchitettura di Gordon Matta Clark: come tagliare una casa in due