Vai male a scuola? Non sei stupido, lo dice la scienza
Opinione, purtroppo, diffusa è che l’intelligenza vada di pari passo all’avere un’ottima media scolastica.
Molteplici studi svolti dallo psicologo statunitense Gardner hanno dimostrato che l’intelligenza non è solo quella relativa alla matematica o alla linguistica. Per cui: vai male a scuola?
Non sei stupido, lo dice la scienza!
Fin dall’infanzia veniamo educati secondo le dinamiche per cui i primi della classe sono i più intelligenti. Le neuroscienze ci spiegano però che non è così. Lo psicologo e docente statunitense Howard Gardner con i suoi studi e le sue ricerche sulle intelligenze multiple ha mostrato al mondo intero che le intelligenze sono molteplici e differenziate tra loro.
Gardner ha analizzato diversi campioni di persone per la sua ricerca, favorendo soprattutto i soggetti affetti da lesioni di interesse neuropsicologico. In un primo momento ha così distinto ben 7 tipi di intelligenza, manifestazioni di applicazioni derivanti da strutture differenti del cervello, indipendenti le une dalle altre:
- Intelligenza linguistica
- Intelligenza logico-matematica
- Intelligenza spaziale
- Intelligenza musicale
- Intelligenza cinestetica o procedurale
- Intelligenza interpersonale
- Intelligenza intrapersonale
Con ulteriori studi, condotti durante gli anni ’90 del 1900, Gardner e integrato altri due tipi di intelligenza:
- Intelligenza naturalistica
- Intelligenza filosofico-esistenziale
L’intelligenza linguistica è quella relativa alla capacità di utilizzo della lingua. Chi la possiede ha un’ottima capacità di variare registro linguistico in base alle situazioni e tende a riflettere sul linguaggio.
L’intelligenza logico-matematica ha un aspetto particolare: coinvolge entrambi gli emisferi del cervello, il sinistro deputato a ricordare i simboli matematici e il destro che si occupa dell’elaborazione dei concetti. Questo tipo di intelligenza predilige il ragionamento deduttivo, il soggetto possiede ottime doti di schematizzazione e sa creare catene logiche.
L’intelligenza spaziale è relativa alla capacità di percepire forme e oggetti nello spazio. Chi possiede questo tipo di intelligenza ha solitamente un ottimo senso dell’orientamento, riuscendo a muoversi anche in luoghi intricati, ricorda con precisione i dettagli degli ambienti e le caratteristiche esteriori delle figure, sa riconoscere figure tridimensionali grazie all’elaborazione di schemi mentali complessi. Chi ha questo tipo di intelligenza solitamente trova la propria strada dedicandosi alle arti figurative.
L’intelligenza musicale richiede una strana collaborazione tra gli emisferi del cervello. È solitamente localizzata nell’emisfero destro, ma chi ha questo tipo di intelligenza rielabora le melodie in quello sinistro. Questo tipo di intelligenza permette di riconoscere altezza dei suoni, costruzioni armoniche e contrappuntistiche. Chi è dotato di intelligenza musicale sa solitamente modulare molto bene la propria voce e/o suonare uno o più strumenti.
L’intelligenza cinestetica o procedurale coinvolge cervelletto, gangli fondamentali, talamo e molti altri punti del cervello. Sono dotati generalmente di questo tipo di intelligenza i ginnasti e i ballerini, e in generale tutti coloro che hanno la piena padronanza del proprio corpo e sanno coordinare bene i propri movimenti.
L’intelligenza interpersonale coinvolge tutto il cervello, ma soprattutto i lobi prefrontali. Ha a che fare con la capacità di comprendere gli altri; solitamente sono dotati di questo tipo di intelligenza gli psicologi e tutti coloro che hanno una spiccata empatia, oltre ad essere abili nell’interazione sociale.
L’intelligenza intrapersonale, a differenza dell’intelligenza interpersonale che è estrospettiva, è introspettiva. Chi ha questo tipo di intelligenza infatti analizza bene la propria individualità per poterla inserire nel modo migliore nel contesto sociale, oltre a sapersi anche immedesimare in personalità diverse dalla propria.
Con studi successivi poi Gardner integra ancora:
l’intelligenza naturalistica, ritenuta tipica di alcune comunità che vivono ancora in uno stato primitivo, come alcune comunità aborigene di raccoglitori-cacciatori che sanno muoversi nell’ambiente naturale perché sanno orientarsi anche con solo alcuni piccoli dettagli della natura. Chi dispone di questo tipo di intelligenza infatti non solo sa individuare determinati oggetti naturali, ma sa anche classificarli in un preciso ordine e cogliere le relazioni che intercorrono tra essi.
L’ultimo tipo di intelligenza studiata da Gardner è quella filosofico-esistenziale (o teoretica). Essa consiste nella capacità di riflettere consapevolmente sui temi della speculazione teoretica e ricavare attraverso processi di astrazione delle categorie che si dimostrino poi universalmente valide.
Insomma, per tutta la vita ci hanno fatto credere che non essere bravi in italiano o in matematica, o più in generale non andare bene a scuola significasse essere “stupidi”. In realtà il cervello di ognuno di noi è sensibile a un determinato tipo di conoscenza, per caratteristiche “innate”. Tale conoscenza deve essere approfondita, sviluppata attraverso l’esercizio, altrimenti potrebbe atrofizzarsi e decadere con il tempo.
Per cui, se non siete bravi a scuola ciò non implica che siete stupidi, significa solo che la vostra intelligenza opera meglio in altre direzioni.
Lo dice la scienza!
Francesca Caianiello
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