Distimia una forma di depressione
Leggendo su internet mi è capitato di imbattermi nella parola distimia, inizialmente senza conoscerne il significato; poi ho capito che forse parlandone e spiegando cosa fosse si sarebbe potuto arrivare a capire che questa è una forma di depressione più sottile, ma molto più fittizia!
La distimia o disturbo distismico, fa parte dei casi di depressione ed influenza come tutte le sue forme l’umore, identificata come una forma di depressione cronica che tende a peggiorare nel tempo.
I soggetti più colpiti si trovano nella fascia d’età compresa tra i 18 e i 45 anni, un range d’età molto preoccupante che va a compromettere la fine dell’adolescenza fino all’età adulta.
Ad oggi non esiste una vera e propria definizione che spiega la distimia, molte sono le cause che comprendono peculiarità biologiche a livello neurocellulare; la teoria però è ancora incerta. I tratti ereditari influenzano la prognosi; pazienti con familiari affetti da questo tipo di depressione potrebbero essere soggetti ad essa; per non parlare poi dei traumi della vita che portano una persona a gestire problemi economici, morte degli affetti, che accentuano il disordine. Rivolgersi ad una figura medica come uno psicologo ci aiuta ad elaborare gli eventi, farsi aiutare non comporta essere deboli.
Aspetti fisici che ci possono far pensare di esserne affetti sono ad esempio: insonnia, scarso appetito o troppo appetito, difficolta di concentrazione, insicurezza generale, sconforto o disperazione.
Sintomi tipici di un corpo che chiede aiuto, la presenza di due o più sintomi può essere e deve esserlo un campanello d’allarme. I sintomi si presentano in casi sporadici, ma duraturi nel tempo a differenza dei casi di depressione clinica in cui sono molto più persistenti. La forma più grave è detta cronica, quindi, persistente portando ad autolesionismo e a chiudersi in se stesso.
La cura terapeutica è legata alla Terapia Cognitiva-Comportamentale che segue il paziente in un percorso di consapevolezza di sé uscendo da quel tunnel buio chiamato depressione.
Ada di Domenico
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