“La mia prima”, mostra al Centro di Fotografia Indipendente dal 28 settembre al 21 ottobre
Il 28 settembre alle ore 19, presso il Centro di Fotografia Indipendente vi sarà l’opening di La mia prima, mostra fotografica riguardante il lavoro degli allievi, classe 2020/2021 e 2021/2022, del Centro.
La mia prima sarà esposta fino al 21 ottobre, l’ingresso è gratuito.
Sono undici gli allievi che esporranno alla mostra il frutto del loro lavoro, durato un anno ed approfondito con i docenti Mario Spada, Biagio Ippolito, Luca Anzani, Angelo Raffaele Turetta, Massimo Velo, Salvatore Pastore, Roberta Fuorvia, Guglielmo Verrienti, Marco Spatuzza, Giuseppe Riccardi e Mariagiovanna Capone. Della classe 2020/2021, espongono:
- Valeria Gentile – Stanze
- Luigi Cacciapuoti – Eclissi
- Alberto Vozzolo – Nascosto
- Fabio Schiattarella – Reminiscence
Gli allievi della classe 2021/2022 che espongono sono:
- Giovanni Allocca – Beloved, loving objects from strangers
- Chiara Di Mauro – Radici
- Carmen Erra – Madre dove sei?
- Leonardo Galanti – Fratello, chi sei
- Paolo Mazzone – Dualità
- Valeria Scotti – Fragmentum
- Carolina Scarpetta – Quattrocentonovantasei grammi
Il Centro di Fotografia Indipendente nasce a Napoli nel 2013 dall’incontro di Biagio Ippolito, Luca Anzani e Mario Spada. Proponendo percorsi mirati per ogni allievo e allieva, il Centro ha come insegnanti professionisti del settore (editor, fotografi, curatori) sempre attenti ed aggiornati sul mondo della fotografia e le sue forme d’espressione. Il Centro è aperto a chiunque voglia acquisire conoscenze fotografiche, o a chi vuole rendere la fotografia la propria professione.
Per quanto riguarda i lavori della classe 2020/2021: Valeria Gentile con le sue Stanze ha indagato le sue paure nei luoghi della sua vita, trattando le stanze della sua casa come specchio del suo vissuto. Stanze è un progetto realizzato in pellicola, sviluppato e stampato in camera oscura, ed in bianco e nero. Luigi Cacciapuoti, con il suo Eclissi, ha traslato su foto il percorso di crescita e la ricerca dell’identità, con punto d’inizio i legami familiari. Alberto Vozzolo ha compiuto un percorso di ricerca di sé, in ambienti inanimati nel suo Nascosto. Fabio Schiattarella ha trattato del doloroso tema della discriminazione di genere, con il suo Reminiscence.
I lavori della classe 2021/2022 sono così caratterizzati: Giovanni Allocca ha, con il suo Beloved, loving objects from strangers, esposto il suo lavoro in un dittico, ovvero due foto (ritratto dell’oggetto donato e ritratto alla persona) accompagnato da un testo scritto dalla persona ritratta. Il tutto è rappresentato da un libro sfogliabile alla mostra. Il tema è il riaffiorare dei ricordi, scaturiti da oggetti passepartout per il passato.
Anche Chiara Di Mauro, col suo Radici, fa emergere il passato, mediante foto d’epoca ritrovate in casa e rullini. Nel progetto Madre, dove sei? di Carmen Erra è lampante tutto il dolore di un familiare e la crudeltà dell’Alzheimer, che annichilisce anche una madre, la madre di Carmen Erra. Leonardo Galanti ha vissuto un anno nella comunità lasalliana, e qui ha conosciuto fratel Raffaele. Galanti, con il suo Fratello, dove sei? delinea un ritratto molto umano di fratel Raffaele, un ottantaduenne che dedica sé stesso all’aiuto per la comunità Rom.
Paolo Mazzone esplora la complementarietà nel suo trittico Dualità. Vi è poi il fotoreportage di Carolina Scarpetta, col suo Quattrocentosei grammi, a Quindici (AV). Il lavoro di Scarpetta testimonia la raccolta di oro donato dai fedeli durante le celebrazioni delle Madonna delle Grazie. Valeria Scotti col suo Fragmentum espone in tre video performance le insicurezze, sbandierandole contro le convenzioni conformiste.
Quando: open day 28 settembre ore 19, esposizione fino al 21 ottobre
Costo del biglietto: gratuito
Dove: Centro di Fotografia Indipendente, piazza Guglielmo Pepe
Aurora Scarnera
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