Prelibatezze campane: il Fico bianco del Cilento
La nostra bellissima terra è piena di prodotti tipici invidiati dal mondo intero.
Ricca di vegetazione e campagne, la Campania vanta di cibi straordinari.
Uno di questi è il famoso Fico bianco del Cilento.
Questo buonissimo frutto viene coltivato nella zona cilentina, in provincia di Salerno, terra che, nell’antica Roma, faceva parte della Lucania.
Il nome Cilento deriva dal latino cis Alentum, ovvero “al di qua del fiume Alento”. Tale nominativo venne dato dai monaci Benedettini che abitavano in quella zona.
Il territorio è ricco di prodotti tipici campani e antiche tradizioni contadine che tutt’ora vengono osservate.
Dato anche il clima favorevole, la crescita di frutti e piante si rivela eccellente.
Ma torniamo al nostro fico.
Da sempre questo frutto è presente nelle narrazioni e rappresenta fertilità e gioia.
Ricordate la foglia che utilizzarono Adamo ed Eva per coprire le parti intime? Era proprio di fico.
La cesta di Romolo e Remo si fermó proprio sotto un albero di questo frutto.
Insomma il fico ha sempre fatto parte della cultura e delle religioni.
Utilizzato e ritenuto da molte popolazioni antiche simbolo di vita, era protagonista nei riti per i rapporti sessuali.
Andiamo a vedere, nello specifico, quello cilentino.
La sua introduzione su queste terre pare sia avvenuta prima del VI secolo a.C. grazie ai Greci.
Con i romani abbiamo l’usanza del fico essiccato. Si ritrova, infatti, su molti testi scritti, come quelli di Varrone o Catone, l’uso del frutto lasciato al sole per poi essere consumato.
Intorno al XV secolo, nel “Quaderno doganale delle marine del Cilento” si legge una grande attività commerciale del Fico bianco di quella zona.
Il prodotto è passato da cibo umile ad importante e ricercato e, dal 2006, questo frutto è diventato DOP, denominazione di origine protetta.
Vanta di una grande digeribilità e si presenta molto piccolo, a differenza di quello salentino.
All’esterno è verde, mentre l’interno è marroncino quasi bianco, da qui il suo nome.
Le sue proprietà sono numerose. È composto, infatti, da molti zuccheri naturali e fibre, utili al nostro organismo. Da secco è perfetto per chi soffre di stitichezza e contiene vitamine A e B.
Ottimo anche al “naturale”, viene consumato essiccato soprattutto nel periodo natalizio e farcito con frutta secca, miele o cioccolato.
Insomma, oggi il Fico bianco del Cilento è un vero e proprio simbolo della zona.
Esportato e mangiato nel territorio, ha tradizioni millenarie, con la sua origine datata e i suoi mille usi.
E voi lo avete mai assaggiato?
Martina Maiorano
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