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Qui non dovresti entrare: sei mete da non visitare

Pripyat, l’Area 51, l’archivio segreto del Vaticano, sono inaccessibili per diversi motivi.

Che siano ragioni e leggi umane o regole (in)naturali, è quasi impossibile che qualcuno possa mettervi piede e questo vale per altri luoghi sparsi per il mondo.

Esistono mete da raggiungere, luoghi paradisiaci da visitare a tutti i costi, incantevoli scorci del pianeta terra, naturali o antropici, in cui si riversano milioni di turisti ogni anno. Speculari ma infernali, ne esistono altri che non ammettono visite, a causa di leggi o di avversità fisiche e morfologiche, a volte letali. Quando non ci sono leggi imposte, tocca ai turisti decidere se rischiare o meno visitando luoghi inaccessibili.


1) North Sentinel Island

L’isola di North Sentinel fa parte dell’India e galleggia nel Golfo del Bengala. Si tratta di un luogo spettacolare ed esotico, ricco di vegetazione, bagnato da un mare cristallino. Sarebbe la meta turistica perfetta per influencer e turisti in cerca di relax e bellezza. Peccato, però, che se cercassero di mettervi piede, sarebbero trafitti da una pioggia di frecce e lance.

Sull’isola vive una tribù incontaminata, totalmente estranei al mondo e restii ad avere contatti con l’esterno. Anche il governo indiano ha smesso ormai di cercare rapporti con gli isolani che si proteggono dai contagi fisici e morali dell’esterno.

2) Il cancello di Plutone, la Porta degli Inferi

Nell’antica città di Hierapolis, nel sud-ovest della Turchia, sorge il santuario di Plutone e Kore. In questo punto i sacerdoti praticavano sacrifici animali e le vittime condotte in quel luogo entravano e morivano subito davanti agli occhi increduli degli spettatori.

Un gruppo di ricercatori ha scoperto che non si trattava di un evento soprannaturale ma di un’alta concentrazione di diossido di carbonio vulcanico, di notte più concentrato e pericoloso, soprattutto per gli animali, a causa della loro statura. Ovviamente, oltrepassare il cancello è decisamente pericoloso, soprattutto se siete bassi.

3) North Brother Island

Nell’East River, tra il Queens e il Bronx, a New York, si trova un’isoletta disabitata e chiusa al pubblico da 50 anni. La North Brother Island era sede di un ospedale per malati contagiosi e quindi da tenere in isolamento. Negli anni ’50 divenne un centro per tossicodipendenti e poi man mano si spopolò del tutto. Nel 1904 un traghetto prese fuoco e il relitto in fiamme si fermò sulle coste dell’isola. Morirono circa 407 persone.

Oggi è completamente disabitata e suggestiva per le storie tristi e i resti delle costruzioni in decadenza che alimentano quel fascino misterioso e sovrannaturale ma soprattutto il divieto di accesso. Per potervi mettere piede c’è bisogno di autorizzazioni speciali. Siete proprio sicuri di volerlo fare?

4) Il Lago Natron

Luoghi da non visitare, certo, ma anche acque in cui non immergersi, come quelle del Lago Natron in Tanzania del Nord. Si tratta di una distesa dal colore rosso, altamente alcalina, a causa della forte concentrazione di carbonato idrato di sodio, il “Natron” appunto. Questa sostanza veniva usata per le imbalsamazioni. Infatti, gli animali che vi si immergono per sbaglio, restano letteralmente pietrificati. Esiste una sola specie che riesce, spesso, a toccarlo senza conseguenze: si tratta del fenicottero, dotato di uno strato protettivo su zampe e becco.

5) Le Grotte di Lascaux

Che gli esseri umani siano nocivi per molti ecosistemi è risaputo ma spesso lo sono anche per opere create dai loro stessi antenati. In Francia sono state scoperte le grotte di Lascaux contenenti tantissime pitture, arte rupestre risalente al 17.000 a.C. in cui compaiono disegni di cervi, bisonti e altri grandi animali. Queste rappresentazioni di caccia vennero scoperte nel 1948 e attirarono un gran numero di turisti fino a quando le grotte furono chiuse perché ci si accorse della presenza di muffe aggressive per i disegni, causate dall’umidità prodotta dall’anidride carbonica emanata dal respiro dei visitatori. L’arte preistorica, perfettamente legata agli elementi naturali su cui è incisa, ha rischiato di sparire a causa dei nostri nuovi respiri.

6) La Metro-2 di Mosca

Realtà o finzione? L’esistenza di questa rete, attribuita alla dittatura di Stalin, è stata tenuta segreta. La Russia negava questo sistema di tunnel sotterranei e parallelo alla metropolitana ufficiale di Mosca, fino a quando, nel 1994, un gruppo di esploratori riuscì a trovarne l’ingresso.

La Metro-2 collegherebbe il Cremlino e le sedi dell’ex KGB. Questo costrinse il governo alla conferma di due delle quattro linee ipotizzate di questo circuito segreto. Inutile dire che l’accesso è assolutamente vietato e che qui abbiamo svelato già troppo.

Maria Cristiana Grimaldi

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Mariacristiana Grimaldi

Maria Cristiana Grimaldi, classe ‘92, laureata in Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, scrive per “La Testata” e il collettivo letterario “Gruppo 9”. Docente di italiano e storia, è stata rapita dagli alieni e ha dato alla luce due gemelli eterozigoti, un maschio e una femmina, che presto domineranno il mondo.
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