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Ti va “Un amore senza resistenza”?

Nel panorama contemporaneo Gilles Rozier non solo si pone come traduttore dall’ebraico e dallo yiddish, ma ci regala un testo che per fortuna gode di ampia traduzione.

Un amore senza resistenza è la storia di un amore clandestino vissuto durante l’occupazione nazista in Francia.

Preda di questo amore segreto è un insegnante, docente in una scuola femminile, che si occupa anche di tradurre occasionalmente documenti o articoli di stampa dal tedesco al francese. Un francese specialista di lingua tedesca, innamorato della cultura tedesca, in guerra con la Germania: niente di più paradossale.

Un giorno preso da una strana audacia, decide di aiutare un prigioniero ebreo e lo nasconde nella sua cantina insieme ai libri degli scrittori banditi dai nazisti. Per una minima combinazione di fattori intrecciati, colpito dalla bellezza di Herman il prigioniero, unisce i loro destini.


Tra l’esterno e l’interno, tra il concesso e il proibito, il protagonista vive una passione inconfessabile, un amore nascosto e protetto nell’ombra sotterranea, nutrito di silenzi.

Nell’oscurità della cantina i protagonisti cedono senza resistenza.
Vedremo come la parola “resistenza” avrà una plurisemia, può essere usata sia per resistenza alla guerra, sia per la passione che sarà per loro unico barlume di luce.
Negli occhi azzurri di Herman l’autore ritrova il senso della propria resistenza.

Rozier scrive di guerra nell’estremo contemporaneo (2003) e quindi con una sessantina di anni di ritardo con l’intenzione di dar voce ad una ambiguità di fondo, cullata nel nome Claude, un nome che in lingua francese può essere ambigenere.


Claude è anche il nome della donna che avrebbe dovuto sposare secondo un matrimonio combinato dalle rispettive madri, ma per la donna il nostro protagonista non ha mai mostrato alcun interesse; anzi si avverte addirittura un velo di disprezzo e misoginia.


Si ritroverà un atteggiamento simile nei confronti della sorella Anne che diviene amante di un membro delle SS, paragonandola a questa Francia sbattuta e capace solo di cedere al nemico.

I temi della passione, della sublimazione per le opere letterarie a tematica omosessuale, liberazione dai tabù, la lotta contro la morale, la passione per la letteratura e l’autobiografia saranno una costante nel corso della lettura.


Tutti questi temi ci accompagnano verso un finale forse non del tutto inaspettato, ma capace di sviluppare un legame empatico con il lettore che interpreta lo stesso protagonista come un prigioniero che prova ad emergere tra stereotipi e tabù dal sottosuolo oscuro della cantina alla quotidianità non nascosta.

Alessandra De Paola
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Alessandra De Paola

Ciao! Mi chiamo Alessandra De Paola e sono nata il 25 gennaio 1996, sono dell'Acquario e vi risparmio la fatica di fare calcoli: ho 24 anni mentre vi scrivo. Studio Lettere Moderne e sono redattrice per la Testata Magazine, mi piace indagare vari aspetti della vita così da trovare le mie inclinazioni. Ne ho contate 62, nessuna legata a quella precedente.
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