Annie Ernaux vince il Premio Nobel per la letteratura 2022
L’Accademia di Svezia ha conferito “per il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale” il Premio Nobel per la letteratura ad Annie Ernaux.
Ernaux è una delle più importanti scrittrici francesi ed è stata scoperta in Italia da relativamente poco tempo, precisamente dal 2015, anno in cui la casa editrice L’orma traduce in italiano il più famoso libro dell’autrice, Gli anni, romanzo autobiografico ed al contempo cronaca del mondo dal dopoguerra ad oggi, pubblicato nel 2008 in Francia dalla casa editrice Gallimard.
Oltre a Gli anni, tra i libri pubblicati in italiano vi sono anche: La donna gelata (1981), sulle disparità interne ad un matrimonio degli anni ottanta; L’evento (2000), sull’aborto clandestino dell’autrice e da cui è stato tratto l’omonimo film, vincitore del Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia del 2021; L’altra figlia (2011), sulla sorella morta prima della nascita di Ernaux; Guarda le luci, amore mio (2014), libro-raccolta di osservazioni fatte dall’autrice in un… ipermercato.
Figlia di genitori di umili origini, prima operai e poi piccoli commercianti, Annie Ernaux cresce a Yvetot. Ernaux si laurea all’Università di Rouen, ottenendo l’abilitazione all’insegnamento. Insegna, quindi, lettere in un liceo, nel 1964 si sposa ma il matrimonio durerà pochi anni. Militante femminista, il primo libro dell’autrice è Gli armadi verdi (1974), pubblicato dalla casa editrice Gallimard, che pubblicherà sempre le opere di Ernaux.
Proprio la casa editrice Gallimard ha raccolto i principali scritti dell’autrice in un unico volume della collana Quarto. Le prime tre opere dell’autrice, Gli armadi verdi, Ce qu’ils disent ou rien (1977) e La donna gelata sono tracce della vita interiore di Ernaux, la quale esplora temi come l’aborto, l’infelicità di un matrimonio monocorde, narrato dal punto di vista della tipica casalinga, e le delusioni amorose.
All’autrice è stata riconosciuta la capacità di analisi delle disparità di genere, di lingua e di classe e i loro effetti sulla sua vita e su quella degli altri. È caratterizzante, infatti, di Ernaux la commistione tra sociologia e letteratura, tra l’esperienza storica e quella personale.
L’autrice ha narrato anche del tradimento da lei provato in Il posto (1983) nell’abbandono della classe operaia per quella dominante, e del determinismo caratterizzante l’esistenza dei suoi familiari. Per il libro Il posto, Ernaux vinse anche il prestigioso Premio Renaudot nel 1984.
Il Premio Nobel per la Letteratura è un premio di straordinaria importanza, che viene assegnato ormai da più di un secolo, precisamente dal 1901. Sono solo 17 (su 119 persone) le donne a cui viene assegnato questo premio: Ernaux è la diciassettesima.
Anche lei francese, sono molti infatti i Premi Nobel per la Letteratura provenienti dalla Francia: ben quindici, tutti uomini, e l’ultimo lo ricevette nel 2014 (Patrick Modiano). La Francia detiene il record di Nobel per la Letteratura. Nel 2021 fu Abdulrazak Gurnah, tanzaniano, ad aver vinto il premio.
Aurora Scarnera
Leggi anche: Marie Curie: la donna che vinse due Nobel