Ci sono anche io! I cartoni animati diventano sempre più inclusivi
I cartoni animati hanno sempre avuto lo scopo e l’intento di insegnare qualcosa ai più piccoli.
Che sia il costruire un aereo con le forbici dalle punte arrotondate o che voglia insegnare la storia moderna francese, hanno sempre lasciato nella testa dei più piccoli un seme da coltivare.
Ovviamente, gli anni, i bisogni e gli ideali cambiano e i cartoni animati sembrano propensi ad evolversi insieme alla società e ai suoi componenti.
A seguito, infatti, dei dibattiti che da sempre ma che soprattutto da un po’ di tempo a questa parte infiammano gli animi, i cartoni affrontano temi sempre più attuali.
L’esempio più recente è quello di Peppa Pig, il cartone più apprezzato dai piccini di oggi.
In un episodio, infatti, è apparso un personaggio dal nome Penny Polar Bear che ha raccontato di vivere con le sue due mamme:
«Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti».
Nulla di sconvolgente o eclatante per noi figli della globalizzazione, della caduta del Muro di Berlino e a favore della libertà di espressione.
Non sono stati della stessa idea gli appartenenti alla vecchia scuola, quelli del patriarcato e della famiglia composta da genitore uno e genitore due.
Tanto che la RAI ha deciso di non mandare in onda il sopra citato episodio.
Ma Peppa Pig non è l’unica che sta lanciando un messaggio di inclusione: anche il Trenino Thomas, cartone storico che anche io guardavo da bambina, ha introdotto un personaggio un po’ fuori dagli schemi: il carro frenante Bruno, affetto da autismo.
Il che potrebbe destare ancora più scalpore – e ci tengo a precisare- sempre per la vecchia scuola.
Ma la realtà dei fatti è che almeno la mia generazione e quelle dopo sono cresciute in un clima di assoluta serenità inclusiva: non importa se tua sia affetto da autismo, che tu sia gay o con due mamme, che ti piacciano i gatti o Bridgerton, che sia cristiano o buddista.
L’importante è che non crei gruppi in cui chiedi cosa fare a Ferragosto o Capodanno.
Maria Rosaria Corsino
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