David Bowie, The Passenger. By Andrew Kent a Napoli
Dal 24 settembre 2022 al 29 gennaio 2023 il Palazzo delle Arti di Napoli ospiterà la mostra David Bowie: The Passenger. By Andrew Kent, fotografo americano che collaborò con il cantante e attore londinese.
Si tratta di una mostra che raccoglie 50 fotografie, costumi, poster, dischi, microfoni e materiali vari provenienti dall’archivio del fotografo e da collezioni private nel tentativo di restituire un inedito David Bowie.
La mostra al PAN, rispetto al precedente allestimento a Milano, presenta un considerevole ampliamento che comprende un approfondimento della carriera cinematografica di Bowie e dei suoi abiti e costumi.
L’esposizione, organizzata dalla società Navigare Arte e cultura e curata da Vittoria Mainoldi e Maurizio Guidoni di Ono Arte, ricostruisce il periodo dell’Isolar Tour di Bowie, che nel 1976, lo portò a viaggiare tra Stati Uniti, Canada ed Europa per la presentazione dell’album Station to station.
Il fotografo Andrew Kent ebbe modo di documentare i momenti del viaggio, sia gli spostamenti in treno e in nave che le camere d’albergo, nonchè alcune delle tappe più iconiche del tour, in un periodo storico dominato da forti tensioni come quello della Guerra Fredda, per questa ragione i documenti di Kent costituiscono anche una preziosa testimonianza storica.
Bowie tra un concerto e l’altro ebbe infatti modo di visitare Helsinki, la Piazza Rossa di Mosca o ancora Victoria station a Londra; a colpire profondamente il cantante londinese fu Berlino, qui non soltanto incontrò Iggy Pop con cui poi inciderà The Passenger, ma di lì a tre anni avrebbe visto la luce la cosiddetta Trilogia berlinese che comprende gli album Low e Heroes del 1977 e Lodger del 1979.
L’esposizione ci restituisce insomma un David Bowie inedito ed alternativo raccontato e documentato dagli scatti e dalle memorie del fotografo Andrew Kent che ha potuto seguirlo da vicino nel corso del loro viaggio nell’Europa della metà degli anni Settanta.
Benedetta De Stasio
Leggi anche: Hemingway: “Bisogna scrivere in maniera semplice e chiara solo le cose che si conoscono”