Hemingway: “Bisogna scrivere in maniera semplice e chiara solo le cose che si conoscono”
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Ogni volta che varco la soglia d’ingresso di un museo, di una pinacoteca, di un teatro, di una sala da concerti, la mia anima ricomincia a respirare, il mio corpo comincia a librare, mi spoglio di ogni pensiero negativo e vivo l’arte.
È un’esperienza extra sensoriale che solo un vero amante dell’arte può comprendere appieno; e, quando più espressioni si miscelano, il benessere cresce fino a raggiungere livelli inspiegabili.
Ed è il caso di citare e visitare (c’è tempo fino al 23 ottobre) la mostra di Renaldo Fasanaro su Ernest Hemingway, alla Pinacoteca del Castello Doria ad Angri (Sa).
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L’ambiente amalgama pittura e letteratura, fotografia e scrittura, passato e presente. La scelta del maestoso Castello Doria è stata una scelta previdenziale per la città e la mostra.
Un luogo d’arte e gesta duecentesche, che cela in sé tanti segreti e memorie, si apre alla più moderna storia dello scorso secolo.
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La mostra evento sullo scrittore statunitense è un viaggio interdisciplinare: oltre alle tele di Renaldo Fasanaro, sarà possibile visionare edizioni originali di alcuni suoi romanzi, documenti, foto originali, interviste.
La mostra inaugurata sabato 1°ottobre, ha visto la presenza del vicesindaco Antonio Mainardi, dell’assessore alla cultura Giusy D’Antuono e del presidente della Pro Loco Angri Aldo Severino.
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Dalla sua apertura, gli spettatori da tutta Italia sono stati tanti e tutti entusiasti. Durante le giornate è stato possibile e sarà possibile anche assistere a spettacoli di danza, reading, esecuzioni musicali, convegni.
L’ingresso alla mostra è gratuito, per info e prenotazioni visita il sito qui.
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- Un po’ di Papa (Papa era il soprannome che gli amici pescatori del villaggio Cojímar, ad est di l’Avana, davano allo scrittore)
Ernest Hemingway nacque a Oak Park un sobborgo di Chicago (USA) nel 1899; nel 1917 cominciò a lavorare come cronista per il Kansas City Star: questo fu l’inizio della sua carriera di scrittore.
Tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale viaggiò tanto, visse anche a Milano e per alcuni periodi del 1952, anche nella località campana di Acciaroli, sulla costa del Cilento, nel sud Italia; in giro per il mondo entrò in contatto con grandi artisti come Gertrude Stein, Francis Scott Fitzgerald e Enza Pound.
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Il suo primo romanzo importante fu Fiesta, al quale dopo alcuni anni seguì Addio alle armi, un romanzo su una storia d’amore nata durante la guerra, ricco di cruenti dettagli-testimonianze della sua esperienza sul fronte italiano.
Negli anni ’30, comprò la sua famosa barca d’altura che chiamò Pilar e con essa andò a Cuba, a L’Avana; ed è al rientro di questo “safari” che finì la scrittura di Verdi colline d’Africa.
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Per chi suona la campana, Il giardino dell’Eden, Di là dal fiume e tra gli alberi, Il vecchio e il mare, sono solo alcuni dei titoli che hanno reso celebre il grande letterato.
- Renaldo Fasanaro, architetto e cultore d’arte
Ha coordinato i progetti di restauro e valorizzazione di importanti monumenti nazionali tra i quali quello dei “Grandi Uffizi”, della Rocca dell’Albornoz di Spoleto, della Galleria e Pinacoteca di Bologna dei complessi monumentali di Todi e Orvieto e dell’area archeologica di Ostia Antica.
Numerosi i suoi progetti, in particolare ricordiamo: Misteri, luci ed ombre di un’avventura creativa su Caravaggio, la mostra fotografica L’ultima sirena, I papiri di Matteo, un vero e proprio cammino tra monumenti e reperti sulla figura di San Matteo, che ha ispirato la scrittura de I papiri di Matteo edito da Brunolibri.
In qualità di Dirigente Coordinatore Progettazione si occupa delle finiture artistiche della Linea 1 e della Linea 6 della metropolitana di Napoli.
Antonietta Della Femina
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