Un’estate a quattro mani, la presentazione allo Chalet Punto Verde
Ieri, nove ottobre, presso lo Chalet Punto Verde di Bacoli, si è tenuta la presentazione del libro “Un’estate a quattro mani”, una raccolta di racconti curata da Riccardo Piazza ed edita da “L’Erudita”.
Un’estate a quattro mani è un’opera corale e molto particolare. Raccoglie undici racconti, ognuno dei quali scritto grazie alla collaborazione di due autori o autrici, accomunati dal malinconico tema dell’estate che volge al termine, dell’infanzia che inevitabilmente, per tutti, finisce, ma che lascia dentro di noi un’eterna sensazione di nostalgia per quei tempi in cui il mondo ci appariva troppo grande, misterioso e, di conseguenza, un po’ magico.
Nella Prefazione dell’opera, Riccardo Piazza, sulla figura del bambino, scrive: «è colui che non solo vive dentro di noi, ma è anche monito giornaliero di quelle giornate estive in cui era bello ritrovarsi la sabbia ovunque, persino tra i capelli, senza preoccuparsi dell’infrangersi del domani. Un giorno abbiamo posato paletta e secchiello senza sapere che non ci avremmo più giocato. Il nostro invito è quello di chiudere gli occhi e pensare di essere ancora lì, a giocare tra le onde».
In una domenica autunnale, sotto un cielo grigio che pareva lì apposta per ricordarci che l’estate è finita anche stavolta, di fronte al meraviglioso specchio d’acqua del lago Miseno, Anna Illiano e Nicola Curti, autori del racconto intitolato “Rocco e Anna”, ambientato proprio nel piccolo comune di Bacoli, hanno presentato l’opera e ci hanno raccontato come siano nati dalle loro penne questi due piccoli – ma solo per età – protagonisti della storia.
Due voci distinte, ma simili tra loro, si intrecciano nel raccontare la stessa vicenda.
La fine dell’estate, la nostalgia per l’infanzia, la promessa di nuovi inizi sono solo alcuni dei temi venuti fuori grazie all’incontro tra Rocco e Anna, due bambini che vivono distanti, ma che si scoprono incredibilmente vicini.
Rocco è un bambino riservato, timido, che si trova ad affrontare, disarmato come solo un bambino di dieci anni può essere, il conflitto con i suoi genitori e con il proprio corpo; si trova costretto ad andare in vacanza con i suoi genitori, nonostante non voglia, perché non ha nessun potere per opporsi. Anna è una bambina che ama stare sola, correre in spiaggia, inventare storie che non sente il bisogno di raccontare a nessuno, perché le piace che restino nella sua testa; litiga con suo nonno che non vuole regalarle una collana con un dente di squalo perché “non è una cosa da femmine”.
Tra Rocco e Anna nasce un’amicizia spontanea, immediata, un amore che, con poco, è già fortissimo. Inevitabilmente, la loro amicizia li trasforma. Grazie a Rocco, Anna scopre la bellezza della condivisione. Rocco, invece, riesce a superare le sue insicurezze, a non temere la novità e l’avventura.
La fine dell’estate è una trasformazione e, come tutte le trasformazioni, implica rinuncia e, in un certo senso, abbandono.
Ma è bello poter chiudere gli occhi e scoprirsi ancora capaci di giocare tra le onde.
Nadia Rosato