La prima festa del papà per Tiziano Ferro
L’11 novembre è uscito il nuovo album di Tiziano Ferro, Il Mondo è nostro, interamente dedicato alla sua famiglia, ci racconta cosa vuol dire provare un’emozione quasi ormai insperata: la gioia di essere padre
Da quando ha deciso di fare il suo coming out, per Tiziano, la vita pubblica e privata, è decisamente migliorata. Essere chiari con se stessi è un passo molto importante per il benessere psicologico, e si sa, Tiziano per arrivare a questo, ha sempre sofferto molto. Per chi lo segue dagli inizi e ha letto i suoi libri, sa il lungo cammino che ha dovuto percorrere per arrivare a quello che è oggi: un uomo felice.
A febbraio è uscita la notizia dell’adozione dei suoi bimbi, dopo il matrimonio con Victor. Margherita e Andres, 9 e 4 mesi. Su Instagram ha scritto: “Per me e Victor l’esperienza da genitori rappresenta il più alto degli onori, il più impegnativo degli oneri. Che affronteremo con amore, attenzione, tenerezza e dedizione. Ci prenderemo cura dei nostri figli, proteggendoli e custodendone l’intimità meglio che potremo.”
Era già uscito un singolo, come inno alla vita, appunto La vita splendida, che inizia con “Amati più che puoi e poi amati come vuoi”, testo che segue il percorso di autostima e selflove tipico di questo momento di vita di Tiziano.
Ma è con La prima festa del papà che ha iniziato la promozione del suo album, una canzone nata da un messaggio di suo padre: “La storia prosegue, il testimone è tuo. Il tempo corre, fermalo con loro, poi si vedrà. E tanti auguri da papà a papà”. Tiziano che ormai aveva perso la speranza di costruire una famiglia, quando tutto sembrava perduto, riesce a ottenere l’adozione, ma quando ti sono stati negati dei diritti per tutta la vita, resta l’incredulità di fronte alla paternità.
“Figli miei, sono nato in un mondo che distrusse quel sogno a metà. Ma i miracoli non puoi fermarli, come la mia prima festa del papà.”
Tiziano ha rivelato che non darà ai suoi figli il passaporto italiano, perché vorrebbe dire dichiarare di essere solamente lui il padre dei suoi figli, annullerebbe la custodia genitoriale anche del marito e ne ha parlato liberamente in televisione.
Nel mondo che sogno mi piacerebbe che non solo chi ha il privilegio di essere “popolare” possa parlare di questi argomenti in televisione e che non ci sia bisogno di andare oltreoceano per poter costruire la famiglia che si desidera da sempre. Anche se ormai pare essere sempre più un miraggio, visto che i diritti della comunità LGBTQ+ restano una questione poco importante da discutere al governo.
Lucia Russo
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