L’importante è che se ne parli
Non “fermate le telefonate” continuate a parlare di ciò che sta accadendo in Iran.
Le manifestazioni in Iran continuano a rivoluzionare gli animi e non solo in Iran, ma anche quelli di tutto il mondo, donne di ogni etnia ( tra queste anche attrici famose ) si sono dimostrate essere alleate forti mentre si tagliano ciocche di capelli e le spediscono alle ambasciate iraniane del proprie paese.
Nel frattempo la lotta in Iran continua, donne e uomini di Teheran che cantano “Bella Ciao” nella propria lingua sui social, nelle strade della propria città e nelle proprie scuole mentre bruciano veli o si tagliano i capelli.
Perché è importante che se ne parli?
Di cosa dovremmo parlare?
Parlare di ciò che sta accadendo in Iran è importante perché è il momento di fermare l’oppressione.
Uomini e Donne stanno lottando l’uno affianco all’altro per i loro diritti, dopo anni di oppressione riescono, finalmente, a far sentire la propria voce e sembra che non abbiano più paura di ciò che li aspetta.
La causa supera ogni paura e giustifica il coraggio dal governo, ma questo coraggio è censurato dal governo Iraniano che preferisce soffocare le voci anziché ascoltarle.
Il governo non vuole perdere il suo potere, ma può perdere il suo popolo.
Il governo Iraniano censura le manifestazioni in televisione, sui giornali e sui canali social, ma non tutti e di certo non di tutto il mondo, perciò è importante condividere, parlarne, cantare insieme a loro “Bella Ciao”; Impariamo ad essere sorelle e fratelli nelle lotte, impariamo a non essere il bavaglio che copre la bocca, ma la voce che chiede libertà.
Non lasciamo che si spenga il fuoco che alimenta questa rivoluzione.
Per chi se lo stesse chiedendo no, non è necessario togliersi il velo o di tagliarsi i capelli per manifestare, questa manifestazione non è contro le regole religiose, ma contro l’oppressione del governo Iraniano: qui si parla di poter scegliere per se stessi, non di abbandonare una fede religiosa.
Illustrazione e didascalia di Sonia Giampaolo
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