25 novembre è sempre
La violenza sulle donne è un tema che non smette di essere caldo. E questo è un problema. E lo è sempre, non solo il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
In Italia, 104 sono le donne vittime di femminicidio nel solo 2022.
Per quanto i gesti siano importanti, come il Palazzo Chigi tinto di rosso tra il 24 e il 25 novembre per sostegno alle vittime, vanno attuate sensibilizzazioni e politiche durante tutto l’anno, al fine di eliminare finalmente la piaga della violenza sulle donne.
Passare dalle parole ai fatti è sempre complesso, però vale la pena tentare. Da un’indagine Istat risalente al 13 maggio 2022, risulta che sono 350 i CAV attuali su cui le donne possono contare, il 2,9% in più rispetto ai 340 attivi nel 2019. Per quanto riguarda le Case Rifugio, rispetto al 2019 si registra il 29,4% in più, con 366 CR nel 2020 rispetto alle 294 dell’anno precedente.
Questa crescita è il frutto di un lavoro costante fatto di attenzione al tema, di coraggio delle donne che denunciano e degli esperti che studiano l’impellente questione.
Cosa possiamo fare, noi, di concreto? Come possiamo sostenere le donne vittime di violenza? Sembrerà difficile, ma, in realtà, possiamo tutti fare qualcosa. Le donne subiscono tantissime forme di violenza: ricatto, umiliazione, violenza psicologica, stalking, mansplaining, mobbing, catcalling, revenge porn, stupro, omicidio.
Un primo, piccolissimo passo che si deve fare è non sminuire mai chi subisce la violenza. In Italia sembra non essere ancora chiaro che la colpa non è mai della vittima, mai. “Sì, ma cosa indossavi?” “Te le cerchi tu” “Eh, però, se provochi…”. Queste le frasi tipo di chi continua a colpevolizzare la donna, la femmina fastidiosa, irritante, frignona, e pure poco di buono.
Vi ricordate Barbara Palombelli e le sue parole pronunciate durante una puntata di Forum, il 16 settembre 2021? “Questi uomini erano completamente fuori di testa oppure c’è stato un comportamento esasperante anche da parte delle donne?” Chiedersi se le donne siano state o meno esasperanti rientra nell’ottica del dubitare costantemente delle donne, delle violenze da loro subite, del considerarle quasi fastidiose, perfino quando vengono uccise. Non è ammissibile una “domanda” del genere.
Oltre a non colpevolizzare le vittime, vi dovrebbe essere anche l’ascolto, pratica sottovalutata, eppure sempre preziosa. Ogni donna vittima di violenza ha dovuto lottare con sé stessa per alzare la testa, per capire il proprio valore e l’importanza di sé. Perciò ascoltarle è un balsamo per il loro dolore.
Esistono, fortunatamente, diverse realtà che contribuiscono ad aiutare le donne vittime di violenza.
Nella sola giornata del 25 novembre 2022, il nostro editore e cooperativa Proodos ha preso parte:
- al convegno #LiberediEssere, promosso dalla città di Pomigliano d’Arco ed in collaborazione con il CAV Estìa, Centro Antiviolenza dell’Ambito N25;
- all’evento #laviolenzasulledonneciindigna, promosso dall’Ambito Territoriale N30 – Comune di Torre Annunziata, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Eirene;
- all’inaugurazione della panchina rossa in via Mario De Rosa, nel comune di Sant’Anastasia;
- all’evento di sensibilizzazione, promosso dall’Ambito S01_3, #laviolenzasulledonneciindigna, in collaborazione con Vite di Giada
Il 24 novembre, invece, presso il Palazzo della Cooperazione, a Roma, si è svolto l’incontro di restituzione della #fattisentirecontrolaviolenza, lanciata da Confcooperative Nazionale attraverso la Commissione Dirigenti Cooperatrici.
Assieme ad Edizioni San Gennaro, in collaborazione con l’Associazione “Forti Guerriere”, Proodos è l’editore di Amore senza lividi, scritto da Benedetta De Nicola e Chiara Nocchetti. Amore senza lividi è un libro testimonianza del coraggio delle donne, le quali hanno dato voce alle loro storie di violenza e di riscatto. Il libro è stato presentato anche il 25 novembre 2022 presso il Cisl Napoli, e presso la Basilica di Santa Maria della Sanità. Cristina Donadio ha letto le storie di Amore senza lividi durante quest’ultimo evento.
Proodos è anche il fautore del progetto Vite di Giada, che ha l’obiettivo di fornire un sostegno stabile alle donne vittime di violenza, assieme alla polizia, alle Asl e ai comuni. La cooperativa Proodos gestisce anche il centro antiviolenza Eirene, fin dal giorno della sua inaugurazione, avvenuta il 7 novembre 2018.
Condividendo i valori del nostro editore Proodos, da sempre a fianco delle donne, ogni giorno noi di La Testata cerchiamo di fare la differenza. Dal “giorno X”, ogni membro del nostro magazine si è occupato di trattare temi come la violenza di genere, resa ancora più lampante soprattutto durante la pandemia, del catcalling, dello slut shaming, del revenge porn, del femminicidio.
Noi ci proviamo. Siamo venuti a conoscenza di quanto la violenza, fisica, psicologica possa ferire anche a morte una donna. Abbiamo ascoltato, ci siamo commossi con le testimonianze di donne che hanno detto basta. Noi ci proviamo a dare una mano, affinché il 25 novembre sia sempre, tutti i giorni.
Aurora Scarnera
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