L’ecologia è una cosa per tutti? Deforestazione
I nostri consumi anno dopo anno aumentano, il mercato per soddisfare le nostre esigenze (a volte ingiustificate ) toglie spazio alla natura per donarlo all’allevamento, all’agricoltura o per ricavare combustibili fossili. Queste attualmente sono tra le industrie più inquinanti.
Il fenomeno della deforestazione lo si riscontra in quasi tutte le zone del mondo, in particolar modo però il territorio più colpito è il sud America, che anno dopo anno perde centinaia di metri quadri delle sue foreste. Questo soprattutto accade per dare spazio alla coltivazione di soia, tabacco, cacao, olio di palma ecc.
Secondo recenti analisi, alcuni studiosi sostengono che a causa del disboscamento intensivo ci sarà un progressivo aumento nella diffusione di agenti patogeni, in particolare una sempre maggiore diffusione di malattie tra animale e uomo.
In Europa non siamo estranei a questo genere di cose, molto recentemente nel 2014, per prevenire la distruzione di un’intera foresta decine di attivisti ed ecologisti hanno presidiato il bosco di Hambach, a pochi chilometri da Colonia, costruendo quasi un vero e proprio villaggio, con ponti e case sugli alberi. Dal 24 agosto dello stesso anno centinaia di poliziotti armati sono intervenuti per far sgomberare l’area, producendo scontri e arresti.
Nel 2018, dopo la morte di un giornalista avvenuta nello stesso anno, ufficialmente provocata dalla caduta da un ponte, lì nelle foreste della Renania, si è ottenuta la prima vittoria giudiziaria contro il piano industriale del colosso energetico “RWE”, deciso ad ampliare il più grande impianto di lagnate a cielo aperto in Europa.
La guerra contro i combustibili fossili sarà ancora lunga, le risorse alternative ci sono, probabilmente però non è la scelta che conviene alle aziende. Il carbone è il combustibile fossile più sporco. Gli enormi escavatori estraggono dalla terra la lignite.
Si parla tanto di rendere il nostro futuro più “verde”, purtroppo però nel 2022 si sentire ancora parlare di carbone. Chi poi ne pagherà le conseguenze, come sempre saremo noi e il nostro pianeta.
Alice Gallosi
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