Elisa e Marcela, marito e moglie agli occhi di Dio
Negli ultimi anni l’amore omosessuale ha fatto qualche passo avanti per l’ottenimento di maggiori diritti in tutto il globo e attualmente sono 34 i Paesi del mondo che permettono il matrimonio tra membri dello stesso genere.
E mentre c’è ancora tanto da fare e da ottenere a livello civile, il discorso dal punto di vista religioso è indietro di millenni e non accenna a fare progressi. Ma se vi dicessi che almeno un matrimonio gay in chiesa è effettivamente avvenuto?
Questa incredibile storia si svolge nella Spagna del 1901, ben prima che la legge promossa dal Partito Socialista Operaio Spagnolo autorizzasse i matrimoni omosessuali.
Marcela Garcia Ibeas ed Elisa Sànchez Loriga si incontrano a scuola, studiano per diventare insegnanti e nel frattempo si legano appassionatamente l’una all’altra.
La famiglia di Marcela, resasi conto dell’affetto che lega le due ragazze, prova a separarle mandando la figlia nella capitale per qualche tempo, ma ciò non impedisce al destino di fare il suo corso. Le due innamorate si ritrovano infatti a insegnare in zone vicine e ben presto vanno a convivere a Dumbria, vicino a La Coruña, dove purtroppo la loro relazione non passa inosservata.
Ecco, allora, che le due elaborano un piano per poter stare insieme sotto gli occhi di tutti. Dopo aver finto un brutto litigio, Marcela annuncia il suo fidanzamento con Mario, lontano cugino di Elisa, e lo sposa effettivamente l’8 giugno 1901 nella chiesa di San Jorge.
Ma Mario altri non è che Elisa coi capelli tagliati e gli abiti maschili, e nessuno, prete compreso, si accorge del travestimento. Le nozze vengono celebrate senza alcuna obiezione, complice il fatto che Marcela sia in dolce attesa al momento della cerimonia. Si è fatta mettere incinta da qualcuno per avere un alibi o l’idea del matrimonio è nata proprio come soluzione al problema della gravidanza? Questo non lo sappiamo. Certo è che l’inganno non è durato molto.
Scoppia uno scandalo, ampiamente fomentato dai giornali, e le due vengono licenziate nonché scomunicate dal parroco che le ha sposate.
Perseguitate anche dalla polizia, sono presto costrette a lasciare il Paese, rifugiandosi prima nel vicino Portogallo – dove viene alla luce Pepe, e le due mamme arrestate e prosciolte – poi in Argentina, in cui le notizie si fanno vaghe ed è difficile dire esattamente cosa accadde loro.
Sappiamo, grazie a una ricostruzione dello studioso Narciso de Gabriel, che ne ha raccontato la storia in un libro, che a Buenos Aires Elisa sposa un anziano immigrato danese per assicurarsi una protezione, pur continuando la sua relazione con Marcela.
Tuttavia, questo matrimonio di facciata mette a dura prova sia il marito di Elisa sia Marcela stessa, e il tutto passa ancora una volta nelle mani della polizia locale. Da qui in poi, la loro storia si perde nel nulla, resta solo traccia della notizia del suicidio di Elisa su un quotidiano messicano.
Purtroppo, quando si parla di amori omosessuali e società bigotte, non sempre love wins.
Claudia Moschetti
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