Glass Onion – Knives Out: stratificare il vano
Daniel Craig torna nei panni del detective Benoit Blanc in Glass Onion, il sequel di Cena con Delitto- Knives Out del 2019 – disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.
Glass Onion – Knives Out è il nuovo mystery di Rian Johnson, distribuito da Netflix dal 23 dicembre 2023, dove un gruppo eclettico di amici di vecchia data si ritrova su un’isola greca privata, proprietà del loro amico multimiliardario Miles Bron (Edward Norton).
Il film inizia con un prevedibile pretesto: il miliardario Miles Bron decide di invitare i suoi amici di vecchia data nella sua isola privata, sperduta nel Mar Greco, per celebrare il legame che li unisce. Per rendere più accattivante l’invito chiede ai suoi amici di affinare il loro talento con gli enigmi, perché si tratterà di un weekend stile Cluedo.
Il tono mystery è chiaro fin da subito, difatti l’invito è un intricato enigma che dopo averlo risolto svela che, durante la cena di ritrovo, verrà inscenato un fittizio omicidio da risolvere. L’invito era per i cinque amici Birdie Jay (Kate Hudson), Lionel Toussaint (Leslie Odom Jr.), Duke Cody (Dave Bautista) Claire Debella (Kathryn Hahn) e Andy Brand (Janelle Monáe), nonché ex socia d’affari di Miles; quest’invito giunge però anche al detective Benoit Blanc. Per quale strano motivo un vero detective si ritroverà circondato da membri dell’alta società, nonché cerchia più intima di Miles Bron, per risolvere un “fantomatico” omicidio?
Glass Onion è il titolo del film, e a pensarci bene ha un triplice significato: a partire dalla villa, in cui si svolgono gli eventi, a forma di cipolla di vetro o il nome dello storico bar in cui i cinque amici si sono conosciuti, infine il brano dei Beatles Glass Onion del 1968 intonata da Miles Bron all’arrivo dei suoi amici sull’isola. L’estratto dei Beatles è stato oggetto di critica per via del suo significato contorto, scelta fatta di proposito per confondere i fan della band. Probabilmente il regista del film Rian Johnson ha voluto creare lo stesso concept con il suo mistery Glass Onion. Si denota la confusione del detective Blanc che nel film esclama “Non faccio che tornare nei miei pensieri al Glass Onion , una cosa che appare densamente stratificata misteriosa […] ma il cui centro di fatto è in bella vista. Ed è il motivo per cui questo caso mi ha confuso più che mai” e continua facendo riferimento alla figura della cipolla “ognuno dei complessi strati, una volta pelato, ha rivelato un altro stato […] e poi si è rivelato vano.”
È chiaro che non si sta certo riferendo alla composizione dell’ortaggio. Il regista con il suo Glass Onion espone la società contemporanea attraverso la scelta dei personaggi. La cerchia ristretta degli amici di Bron sono un miliardario e l’influencer maschilista, lo scienziato, la politica e la modella, ognuno di loro con personalità spumeggianti, definiti poi dal miliardario Bron “ i disgregatori” ovvero coloro i quali andrebbero oltre ogni limite pur di raggiungere il successo.
Ben presto si capirà durante il film, pelando i singoli strati e arrivando al nucleo centrale, che i disgregatori non sono altro che dei miserabili dipendenti dai fondi di Miles Bron che rappresenta la figura del miliardario megalomane, colui che supera il margine per ottenere quello che vuole, per questo disgregatore.
Premesso che la trama è pressoché banale, è possibile invece lodare la giusta cura per i dettagli del film. Forse il regista attraverso i quadri fissati alle pareti delle diverse stanze della villa di Bron ha continuato a mostrarci un suo reclamo alle figure decisive del periodo contemporaneo: un quadro che rappresenta Kanye West come un dio, situato nel soggiorno, personaggio famoso riconosciuto come megalomane ed eccentrico, o per continuare l’originale della Monna Lisa rubato da Bron al Louvre.
Leonardo Da Vinci disegnò la Gioconda a mezzo busto rivoluzionando l’idea che quel tipo di quadro prevedesse il ritratto del soggetto intero o solo del volto. Ennesimo esempio di colui che è andato oltre il limite di quel tempo, disgregando quel genere di pittura.
In conclusione, Glass Onion- Knives Out è un film che non ti fa sentire il peso delle due ore e venti di visione perché mantiene una vena comica, nonostante i temi affrontati. Probabilmente sono alte le aspettative attorno al film ma si tratta solo di un mistero alquanto prevedibile, mentre l’attenzione e la rifinitura dei dettagli rendono nota al sequel di Cena con delitto- Knives Out.
Arianna D’Angelo
Leggi anche: “Veleno” storia di un delitto perfetto