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Dadizioni – Ripetizioni ai tempi della DaD: la poesia comico-realistica

Il medioevo viene spesso indicato come un’età dominata da un pesante rigore religioso, con tanto di preti pronti ad urlare all’imminente fine del mondo durante la messa.

Ma è anche un’età in cui la comicità è presente in ogni forma d’espressione.

Un esempio è la poesia comico-realistica, sviluppatasi in Toscana attorno al XIII secolo.

Le caratteristiche di questo genere di poesia si possono considerare opposte a quelle dello stilnovo:

– L’amore e la donna diventano elementi puramente passionali e privi di spiritualità.

– Nelle liriche vengono esaltati i piaceri della vita, mentre viene denigrata la povertà.

– Il linguaggio è basso e condito da espressioni oscene, dato che il pubblico di riferimento è composto soprattutto da popolani.

Tra i poeti più significativi di questo movimento va citato Rustico Filippi le cui liriche consistono in caricature satiriche di personaggi del suo tempo. Ma ci sono anche nomi “illustri” come Dante che con Forse Donati dà vita a una tenzone, uno scambio poetico in cui i due amici-rivali si insultano a vicenda. Importante è anche il Contrasto, attribuito a Cielo d’Alcamo, in cui un popolano fa la corte a una donna d’alto rango.

Ma la città in cui si sviluppa maggiormente la poesia comico-realistica è Siena, storica rivale di Firenze, dove vive il maggior poeta di questo genere: Cecco Angiolieri.

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La Redazione

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