Agli Oscar trionfa Everything Everywhere All at Once
Gli Oscar hanno visto trionfare “Everything Everywhere All at Once” che, con un totale di 7 statuette, ha sbaragliato la concorrenza in tutte le categorie principali. Ma chi sono gli altri vincitori?
La 95esima edizione degli Academy Awards è stata condotta da Jimmy Kimmel, che ha rotto il ghiaccio con il tradizionale monologo. Il primo premio assegnato è stato quello per il Miglior film d’animazione, andato a “Pinocchio” di Guillermo Del Toro, (disponibile su Netflix). Durante il suo discorso, il regista ha sottolineato come l’animazione sia una parte ormai fondamentale del cinema.
Successivamente, c’è stato un momento estremamente emozionante. Il premio per il Miglior attore non protagonista è andato infatti a Ke Huy Quan per “Everything Everywhere All at Once”. Ritirando il premio ha ringraziato sua madre, specificando di aver passato un anno in un campo profughi ed invitando tutti a non smettere mai di credere nei propri sogni.
Questo è stato, però, solo il primo della carrellata di premi ottenuti dalla pellicola che ci racconta il multiverso. “Everything Everywhere All At Once” si è infatti portato a casa non solo il premio più ambito, quello per il Miglior film, ma anche i titoli di: Miglior regista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior Montaggio. Per il suo ruolo in questa pellicola, poi, Jamie Lee Curtis ha vinto il premio come Miglior attrice non protagonista e Michelle Yeoh ha trionfato nella categoria di Miglior attrice protagonista.
Un altro momento toccante è stata la premiazione per il Miglior Documentario, assegnato a “Navalny”, che racconta le vicende dell’oppositore politico Alexey Navalny, sopravvissuto ad un tentativo di assassinio in Russia, per poi essere arrestato e diventare un prigioniero politico. Sul palco, la moglie ha sottolineato come Navalny sia stato arrestato per aver detto semplicemente la verità.
Il Miglior cortometraggio è toccato ad “An Irish Goodbye”, in cui due fratelli, uno dei quali affetto da sindrome di Down, decidono di esaudire la lista dei desideri della madre scomparsa da poco. La Miglior fotografia ha segnato la prima vittoria del film “Niente di nuovo sul fronte occidentale” (disponibile su Netflix), che ha vinto anche come Miglior film internazionale, e nelle categorie della Miglior scenografia e Miglior colonna sonora originale .
Brendan Fraser ha ritirato la statuetta come Miglior attore protagonista per la sua magistrale interpretazione in “The Whale”, che ha vinto anche nella categoria di “Miglior trucco e acconciatura”. I “Migliori costumi” sono andati invece a “Black Panther Wakanda Forever”(disponibile su Disney plus). Parlando di cortometraggi, “Raghu, il piccolo elefante” (disponibile su Netflix), che racconta la storia di una coppia indiana che si prende cura di un cucciolo di elefante orfano, ha ricevuto la statuetta come Miglior cortometraggio documentario. Il premio per il Miglior cortometraggio d’animazione è invece andato a “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” (disponibile su Apple TV).
I Migliori effetti speciali sono toccati al chiacchieratissimo “Avatar – La via dell’acqua”, mentre il film “Women Talking” si è aggiudicato la Miglior sceneggiatura non originale. Il Miglior sonoro è andato a “Top Gun Maverick” (disponibile su Paramount). A sorpresa, è stata poi annunciata come miglior canzone originale “Naatu Naatu” dalla colonna sonora del film indiano “RRR” (disponibile su Netflix), che ha sbaragliato anche la dura concorrenza di Rihanna e Lady Gaga.
Sono rimasti a bocca asciutta, invece, “The Fabelmans” di Spielberg, “Gli spiriti dell’isola”, “Triangle of Sadness”, “Elvis” e “Tàr”, che non sono riusciti a portarsi a casa nessuna statuetta.
Stefania Berdei
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