Amore liquido, tra desiderio e paura di creare legami
Il concetto di amore liquido, nasce dalla mente del sociologo polacco Zygmunt Bauman nei primi anni 2000, quando decise di analizzare in maniera più approfondita e dal punto di vista sociologico la società odierna, in particolar modo le relazioni, che secondo Bauman sono sempre più fragili e meno durature.
Nella sua teoria afferma che le persone tendono a non creare legami duraturi, non più come una volta si cerca di creare legami e relazioni destinate a durare “per sempre”.
Ora si tende solo a creare relazioni superficiali o comunque che non si proiettano nel futuro, ciò dato proprio da uno scarso interesse nel costruire progetti e una vita insieme.
Oggi più che mai questa teoria sembra sempre più attuale. È sempre più normale cercare di creare relazioni “poco impegnative” oppure “con una data di scadenza” invece che cercare relazioni più durature, basate sulla fiducia e il dialogo.
Forse è proprio in base a come si muove la società che è sempre più complesso creare e avere rapporti umani sinceri, di qualità e rispetto, l’impegno, comprensione e condivisione viene reso sempre più intercambiabile.
Non importa più di un tanto chi ci sia, ma che ci sia qualcuno pronto a recepire e soddisfare i nostri bisogni, una volta svolto il proprio ruolo potrà essere sostituito e rimpiazzato con un altra persona.
Nella nostra società, forse anche proprio dato da una mentalità ormai plasmata dai social network, non importa la qualità ma la quantità. Gli unici momenti in cui ci possiamo sentire realmente appagati, forse, è proprio quando siamo circondati da tante persone, quando abbiamo l’approvazione delle altre persone. L’idea di poter avere tanta gente tra cui scegliere diventa un modo per sentirsi meno “ingabbiati” in un certo tipo di società.
A questo punto però non ci andiamo a chiudere all’interno di un altro preconcetto, dove valiamo solo in base a quante persone, partner o amici abbiamo ?
Alice Gallosi
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