Maturità 2023: le differenze tra saggio breve e testo argomentativo
Se anche tu hai l’esame di Stato quest’anno e non hai le idee ben chiare su quali siano le differenze tra le varie tipologie di testo, non temere, proviamo a fare chiarezza.
Il tema di Italiano è sempre una montagna difficile da scalare per qualsiasi studente, questo purtroppo è dovuto al fatto che in classe non si spiegano abbastanza le varie modalità di scrittura. Per esempio, da dove partire quando si ha un testo davanti, imparare a comprenderlo, analizzarlo e poi scrivere una critica personale a riguardo.
La reazione più immediata di solito è il panico, ma per fortuna oggi ci sono tanti mezzi per informarsi e imparare a fare le cose nel modo giusto.
Innanzitutto dobbiamo dire che il saggio breve è un tipo di testo argomentativo il quale prevede, oltre al saggio, altri modelli di scrittura: la dimostrazione scientifica e le varie tipologie di articolo d’opinione. Tutti e tre i modelli fanno parte della TIPOLOGIA B.
Cos’è un testo argomentativo?
Il testo argomentativo di norma presenta un problema che l’autore conosce approfonditamente e il cui livello corrisponde alle aspettative del lettore; si formula una tesi, cioè l’opinione dell’autore a riguardo, di cui si prefigge di dimostrare la validità (a essa è contrapposta l’antitesi, cioè la confutazione della tesi stessa); e poi vengono sviluppate una serie di argomentazioni, a sostegno della tesi o a confutazione dell’antitesi.
Come scrivere un testo argomentativo?
Per prima cosa, individua il problema con precisione e circoscrivi gli aspetti che vuoi affrontare dopo aver ben compreso quello che stai leggendo. Identifica il destinatario a cui vuoi rivolgerti e poi dedicati alla ricerca della documentazione. Ora devi scegliere quale opinione intendi affrontare e quali tesi intendi dimostrare. A questo punto arriva il passaggio più importante ovvero l’elaborazione vera e propria delle argomentazioni, cioè le prove a sostegno della tesi e a confutazione dell’antitesi.
Le argomentazioni sono riconducibili ad alcuni metodi: deduttivo, cioè partire da principi generali, da premesse condivise e, attraverso una serie di deduzioni logiche, giungere a conclusioni inconfutabili; induttivo, al contrario, parte dall’osservazione di casi particolari per ricavarne conclusioni valide in generale; abduttivo cioè, come il metodo induttivo, si basa sull’osservazione di casi ma se non esistono molti esempi, si affida a pochi indizi; analogico, si basa sul confronto tra una situazione nota e una situazione ignota che si suppone simile alla prima.
A questo punto la struttura del testo prevede, in ordine, i seguenti elementi: enunciazione della questione, dichiarazione della tesi, sviluppo delle argomentazioni, riepilogo.
Di solito si usa il tempo presente, in prima persona singolare, un registro linguistico adeguato al destinatario, un lessico preciso e appropriato, parole che rafforzino la funzione persuasiva del testo.
Da cosa riconosco un saggio breve?
La differenza fondamentale tra saggio breve e testo argomentativo sta nel testo fornito in partenza e nello scopo finale. Il testo argomentativo parte da un problema specifico presentato all’interno di un testo, non da più fonti. Non prevede conoscenze pregresse in materia e consente lo sviluppo di una tesi a partire dall’opinione personale. La tesi dovrà essere sviluppata sulla base di esempi, dati e opinioni autorevoli e non è strettamente necessaria la presenza dell’antitesi. Lo scopo non è quello di sviluppare un ragionamento ma argomentare un’opinione, cercando di convincere l’interlocutore della sua validità. Il saggio breve, invece, parte da un dossier che contiene più fonti di varia epoca, autore e tipologia. Lo scopo del saggio breve, che pure prevede lo sviluppo e l’affermazione di una tesi, è quello di sviluppare un ragionamento strutturato a partire da tutte le “voci” prese in esame. Richiede una certa competenza nella materia trattata per non incorrere in un ragionamento puramente basato sull’opinione personale.
Può essere utile:
- Disegnare una mappa concettuale: perfetta per trovare collegamenti utili correlati ad un tema centrale.
- L’operazione di brainstorming: prevede la messa su carta di idee non necessariamente collegate fra loro. Parti da alcuni concetti fondamentali e scrivi su un foglio quello che ti viene in mente, così da poter poi lavorare sui macro concetti.
- Scrivere una scaletta per organizzare meglio le proprie idee e per ordinare la stesura del testo.
- E ultimo, ma non per importanza, farsi sempre delle domande per cercare di capire cosa vorresti vedere nel saggio se tu fossi il lettore. Non dare nulla per scontato e approfondisci i punti più salienti del tuo testo.
Fonte: “Competenti in comunicazione oggi” di Elisabetta Degl’Innocenti, Pearson Italia, 2019
Lucia Russo
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