Orologio dell’Apocalisse: la fine è vicina?
Fin dai tempi più antichi l’uomo ha avuto terrore delle catastrofi, ma la peggiore è proprio l’Apocalisse.
In questo giorno, come ci ricordano alcuni testi religiosi, il mondo, come lo conosciamo oggi, finirà.
La visione della Bibbia, per esempio, mostra quel momento come la resurrezione dei morti e l’Inferno per i peccatori.
Lo stesso Dante nella Divina Commedia, rappresentava l’Apocalisse di Giovanni simile ad “un vecchio sol venir/, dormendo, con la faccia arguta”, con l’immagine di un anziano portatore di eventi misteriosi.
Anche per gli induisti e i musulmani si tratta di una catastrofe nella quale, però, chi ha fatto del bene sarà salvato, al contrario chi ha professato male verrà punito.
Al di là delle credenze religiose, come reagiremmo se potessimo già sapere quando arriverà questo triste giorno?
Esiste, a questo proposito, l’Orologio dell’Apocalisse.
Il Doomsday Clock è stato ideato nel 1947 dagli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago e si tratta proprio di un orologio che ipoteticamente dovrebbe cronometrare la fine del mondo.
L’ora finale è rappresentata dalla mezzanotte e, più la lancetta dei minuti si avvicina, più c’è il rischio di un’Apocalisse.
Proprio come nella favola di Cenerentola, con la sola differenza che, alla fine, non saremmo tutti trasformati in zucche.
Alla sua nascita, durante la guerra fredda, il termine venne impostato alle 23:53 e, da quel momento, le lancette dell’orologio sono state spostate 23 volte. Quest’anno è stata indicata la vicinanza massima alla mezzanotte, mai avuta prima d’ora, di soli 90 secondi.
Tutto questo mette i brividi.
Inizialmente proprio la guerra fredda era considerata evento catastrofico mondiale, poi si sono aggiunte crisi climatiche, inquinamento atmosferico e pericoli atomici.
Lo spostamento delle lancette viene effettuato dagli scienziati ideatori dell’orologio generalmente a gennaio di ogni anno.
Dal 2015 la mezzanotte è stata quasi raggiunta, prima con il cambiamento del clima e gli armamenti nucleari di alcuni paesi, poi nel 2018 con il fallimento degli Stati per contrastare inquinamento e problemi ambientali e, infine, il Covid-19 nel 2020 e l’invasione della Russia in Ucraina, con annesso rischio di utilizzo del nucleare.
Pian piano le lancette si avvicinano all’ora X, il momento della distruzione del mondo.
È importante però osservare un particolare. Sebbene l’ora impostata sia ipotetica e variabile, il messaggio che lancia l’iniziativa dell’orologio risulta essenziale per l’umanità.
La fine sarà raggiunta per colpa nostra e, di conseguenza, si parlerebbe di autodistruzione. Tutti gli eventi registrati dal Doomsday Clock sono causati dall’uomo stesso il quale, man mano che acquisisce potere, si avvicina al momento finale senza rendersene conto.
Insomma, non bisogna temere tanto la fine quanto cercare di fare qualcosa di concreto oggi per evitarla.
Martina Maiorano
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