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Anne Frank e il suo mondo segreto

“Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre

più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà anche noi,

partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo

il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che

anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno

l’ordine, la pace e la serenità”.

Anne Frank nasce il 12 giugno del 1929 a Francoforte in Germania. In seguito ai sentimenti di odio nei confronti degli ebrei che Hitler diffonde nel Paese, Anne con la sua famiglia, è costretta ad allontanarsi dalla città. Si trasferisce ad Amsterdam e nonostante le difficoltà di trovarsi in una terra sconosciuta, Anne riesce ad ambientarsi velocemente. 

La seconda Guerra Mondiale ha inizio il 1° settembre 1939 quando la Germania invade la Polonia. Un anno dopo i nazisti assediano anche i Paesi Bassi. 

L’incubo ha inizio. 

Agli ebrei è vietato svolgere normalmente la propria quotidianità. Le leggi antisemite hanno seguito la famiglia Frank fino ad Amsterdam e ad Anne, una ragazzina di appena 10 anni, è preclusa la possibilità di frequentare negozi, cinema e scuola. I ragazzini come Anne sono costretti a studiare in scuole apposite per gli ebrei.

Obbligati a marchiarsi per potersi distinguere dalla suddetta razza pura e “ariana”, gli ebrei devono cucirsi la stella giudaica sugli abiti. Sono allontanati dal mondo reale e quotidiano come appestati, incriminati di qualcosa che non esiste.

Anne è costretta a rifugiarsi per sfuggire alla persecuzione nazista e suo papà Otto Frank, predispone un nascondiglio nel retro del suo edificio. Insieme a loro, nell’alloggio segreto, ci sono altre quattro persone. Per non avvertire il peso del tempo Anne inizia a scrivere il suo diario. Le fu regalato per il suo compleanno, quando ancora parlare a voce alta o semplicemente respirare non rappresentavano un pericolo. In quello spazio angusto, troppo piccolo per le persone che contiene, Anna deve convivere con la paura e il silenzio. 

Gli otto rifugiati riescono a sfuggire per soli due anni ai militari tedeschi. Purtroppo nell’agosto del 1944, il nascondiglio viene scoperto e Anne è deportata ad Auschwitz, con un treno addetto al trasporto del bestiame, zeppo di gente e diretto al campo di concentramento. La famiglia Frank si separa: Anne con la sorella Margot e la madre sono spedite in un campo di lavoro di sole donne; il padre Otto, in uno di soli uomini.

Anne è costretta ad affrontare un secondo viaggio disumano. Insieme alla sorella è spedita nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Qui, entrambe, incontreranno la morte vestita da tifo nel febbraio del 1945. 

Gli unici sopravvissuti della famiglia Frank sono Otto e il Diario di sua figlia Anne. Questo viene pubblicato, grazie a Otto, con il titolo La casa sul retro. In una sola settimana il libro è tradotto in più di settanta lingue divenendo un capolavoro e rendendo immortale Anne Frank.

Enza Galiano

Leggi anche: Dal tetto un pezzo di cielo: lo sguardo di Anna Frank

Enza Galiano

Sono Enza Galiano, disegno cose e faccio guai. La mia formazione è stata arricchita dall’Accademia di Belle Arti di Napoli dove ho coltivato la mia passione per l’arte visiva e ho scoperto l’illustrazione. Mi piace raccontare storie ed esprimere idee attraverso forme e colori. Le illustrazioni sono la mia voce silenziosa.
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