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Vietri sul mare, costruita di colori e calamità che celano leggende

Questo borghetto colorato dalle tinte della costiera Amalfitana riserva tante curiosità e tanti racconti, la cui scoperta ci trasporta in un mondo incantato.


Vietri, una chicca campana poco distante da Salerno è uno dei primi gioiellini che si incontrano della costiera, caratteristica per le sue ceramiche che decorano le strade e le facciate dei negozi e delle abitazioni alimentando il clima suggestivo del paesaggio urbano e costiero.


Artigiani e artisti sono i creatori di un tale scenario che abbraccia ogni giorno un gran numero di turisti tra le strade della città, addentrandosi nei vicoli colorati da tonalità sgargianti che possono essere colte ovunque: sulle ringhiere, sulle panchine, lungo la strada e all’interno della villa comunale, la quale è recintata da un cordone realizzato con piccole piastrelle colorate da cui è possibile osservare le immense spiagge su cui si affaccia questa città.


Il mare, tra tanti punti forti di Vietri, è sicuramente quello principale sia per la sua bellezza naturale che per le conformazioni geografiche che spuntano nel suo bel mezzo: parliamo dei due scogli di Vietri, chiamati “I due Fratelli”, forse per la posizione ravvicinata che assumono tra di loro, ma potrebbero esserci anche altre ragioni per cui sono stati denominati in questo modo.


La nascita di questi scogli ha portato al racconto di diverse leggende che arricchiscono la nostra mente nel momento in cui ci accingiamo ad osservarli.


La prima che ci è stata tramandata dagli antichi greci, stimola i nostri cuori data l’avventura romantica: due fratelli pastori pascolavano il loro gregge nei pressi del mare, all’improvviso notarono una fanciulla tra le limpide acque, che poco dopo si agitarono a causa di una furiosa tempesta, creando un clima di totale spavento. I pastori che notarono la donna in difficoltà, si tuffarono per salvarla ma purtroppo fallirono in questo tentativo eroico, per cui la fanciulla – ossia figlia di Poseidone – riuscì a salvarsi, uscendone illesa. Resasi conto del sacrificio dei due fratelli, chiese al Dio del mare di fare loro onore, trasformandoli in due scogli che avrebbero vegliato sempre sui bagnanti del luogo.


L’altra leggenda, invece, conserva una natura epica in quanto il suo punto focale si concentra sul violento assedio con cui i pirati saraceni tentarono di conquistare la città di Salerno. In seguito a diversi mesi di combattimento, dato lo sfinimento provato dagli abitanti della città e dai suoi avversari, decisero di far duellare i loro due uomini più valorosi.


I Salernitani scelsero il conte Umfredo dei Landolfi, mentre i saraceni il principe Rajan; i due uomini combatterono senza tregua né sosta al punto da allontanarsi dalla loro città e ritrovarsi nei pressi della spiaggia di Vietri.


Molto stanchi, decisero di concedersi una breve pausa, così si appoggiarono sui due scogli.
Il mare, nel frattempo si agitava sempre di più e i due uomini notarono che portavano addosso lo stesso stemma e nel loro ultimo respiro, riconobbero di essere fratelli separati da tempo.


Per ricordare quel dramma familiare, gli scogli su cui si appoggiarono vennero chiamati i “Due Fratelli”.
Entrambe le storie riescono a dare quel tocco in più alla natura, decorandola con diversi racconti di cui potremo immaginarci le scene ogni volta che osserveremo quelle acque e quegli scogli.


Alessandra Lima

Immagini di Alessandra Lima

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Alessandra Lima

Sono Alessandra, classe 2001 e studentessa di lettere moderne all’Università di Napoli “Federico II”. Mi interessano la letteratura, l’arte e la fotografia, da cui quasi sempre traggo ispirazione per la scrittura che è, a sua volta, una mia passione. Rendo la penna un tramite per lasciare a chi mi legge la possibilità di comunicare col mio mondo interiore e i miei interessi.
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