Né carini, né coccolosi – Il cervo volante
Il cervo volante è un coleottero facente parte della famiglia dei lucanidi, di cui fanno parte circa 3200 specie.
Può essere lungo dai 25 agli 80 mm, è uno dei più grossi coleotteri presenti in Europa e vive anche in Medio Oriente e in Asia minore.
Le femmine, a differenza dei maschi, hanno le mandibole piccole. Per via della forma particolare delle mandibole, che ricordano i palchi dei cervi, il cervo volante è chiamato così.
Le mandibole, per il cervo volante, sono necessarie per poter lottare contro un altro maschio, durante la lotta per l’accoppiamento. Il combattimento consiste nel dover spingere l’altro esemplare giù dall’albero, per questo motivo più le mandibole sono grandi, più è semplice vincere. La femmina attira il maschio lasciando feromoni, e capita che dopo il rapporto… anche lei venga spinta giù dall’albero dal maschio.
I maschi, in base alla dimensione delle mandibole, sono divisi in: telodonti (mandibole grandi), mesodonti (medie), priodonti (piccole). Quando si sentono in pericolo, i cervi volanti praticano la tanatosi: si fingono morti. Sono animali, fatta eccezione per l’accoppiamento, pacifici e dalla corazza quasi impenetrabile. Infine, il cervo “volante” vola, sì, ma male e poco. Le prime due ali servono come protezione alle seconde, che permettono un volo in orizzontale piuttosto goffo.
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