Napoli: bruciata la Venere degli stracci
Stamattina la città è stata scossa da una notizia che nessuno si aspettava: la Venere degli stracci è stata trovata in fiamme. Si sospetta l’incendio doloso, intanto conosci il suo significato?
La statua di una Venere classica è rivolta verso un cumulo di stracci a forma di igloo. La scultura si trova contro gli abiti che impediscono agli osservatori di vedere la parte anteriore.
Venere fu la dea romana dell’amore. Era simbolo di bellezza e di fertilità. Michelangelo Pistoletto già nel 1967 utilizzò la figura di Venere per richiamare la tradizione classica dell’arte italiana. Inoltre l’accostamento al cumulo di abiti usati rappresenta una interpretazione ironica dell’icona classica di bellezza.
L’artista mise a confronto l’idea classica e ordinata di bellezza con il cumulo scomposto di abiti dismessi. La sua intenzione fu quella di interpretare concetti contrapposti attraverso accostamenti di oggetti ormai in disuso. Infatti in origine anche la statua di Venere è un calco in cemento di poco valore.
Il modello originale è intitolato Venere con mela e fu realizzato nel 1805 da Bertel Thorvaldsen scultore neoclassico danese. L’opera di Thorvaldsen è oggi visibile presso il museo del Louvre di Parigi.
Durante l’intervista al tg1 Pistoletto si mostra indignato ma ha cercato di analizzare ragionevolmente la situazione, mettendo in risalto come la dualità dell’opera caratterizzi anche la reazione che ha provocato nel pubblico. Infatti da giorni sui social erano state anticipate sfide a chi la bruciasse prima. Sono in corso indagini e approfondimenti.
Intanto la città rimane sconvolta da come tali gesti siano ancora solamente pensabili, purtroppo questo ci dimostra che non siamo abituati alla bellezza, anzi, è molto più facile distruggerla.
Lucia Russo