Come scrivo un testo? La prima fase
Hai un compito in classe? Devi fare un riassunto? Devi semplicemente scrivere un testo e non sai da dove iniziare? Oppure pensi che fino ad ora hai sempre sbagliato tutto?
Vero è anche che la brevità dei testi al giorno d’oggi ci costringe a concentrarci sempre meno sull’efficacia di quello che scriviamo, ma ci sono ancora delle occasioni per le quali c’è bisogno di testi più lunghi e impegnativi.
Scrivere è un’operazione complessa, e scrivere bene non è facile neanche per chi ha esperienza a riguardo. Ma già esserne consapevoli ci consente di ottenere maggiori competenze e di sviluppare il nostro potenziale.
Durante la prima fase, fai una cosa diversa dal solito, ovvero NON iniziare subito a scrivere, piuttosto: 1. pianifica il lavoro da fare; 2. raccogli la documentazione; 3. riorganizza le idee in una scaletta.
1. Pianificazione del lavoro
Considera che la maggior parte delle volte in cui dobbiamo scrivere un testo, l’argomento è scelto da qualcun altro, in questo caso comprendi bene la consegna. E poi rifletti sulle caratteristiche del modello di scrittura: saggio, articolo, relazione, ecc.
Chiaramente a scuola il destinatario del tuo testo sarà l’insegnante, ma puoi pensare anche ad un destinatario immaginario esterno alla scuola, oppure al tuo inconscio (nella forma diaristica o in un flusso di coscienza). In ogni caso il destinatario determina inevitabilmente il tipo di linguaggio: quindi dovrai scegliere il registro linguistico adatto.
Anche per quanto riguarda la lunghezza di solito è l’insegnante che decide, o il capo-redattore nel caso di un giornalista. Quando non viene specificato, considera che una via di mezzo è sempre la scelta giusta, non scrivere mai testi troppo brevi i quali potrebbero risultare poveri di contenuti, né troppo lunghi i quali potrebbero risultare invece inconcludenti.
Di solito l’insegnante stabilisce anche una tempistica, oppure nel caso di un giornalista ci sarà una scadenza. Sta a te ottimizzare i tempi e sfruttare al massimo i minuti che hai a disposizione.
2. Documentazione e idee
La documentazione, che fornisce la base informativa di molti testi, è costituita dal patrimonio di conoscenze che ognuno di noi possiede o che può raccogliere da fonti esterne. Le fonti al giorno d’oggi possono essere sia cartacee che digitali, perciò bisogna fare una cernita precisa di quello che ci serve veramente. Dopo aver annotato nella tua memoria l’insieme delle conoscenze acquisite attraverso gli studi, esperienze e letture, comincia ad annotare in ordine sparso le informazioni e le idee che ti vengono in mente.
Lavora sui testi consultati: sottolinea, prendi appunti, fai brevi riassunti, utilizza delle schede, aggiungi osservazioni, commenti.
Dopodiché è giunto il momento di produrre le nostre idee: questo può avvenire per libera associazione, per collegamenti logici, aggiungendo informazioni ad altre, ponendosi domande, e così via.
In questa fase puoi utilizzare diverse tecniche: associazione di idee, ovvero parti da un argomento centrale e procedi per libere associazioni di idee; brainstorming, tecnica utilizzata soprattutto per i lavori di gruppo che serve alla reciproca stimolazione di intuizioni; poniti sempre delle domande e amplifica le tue idee.
Puoi inoltre confrontare la tua esperienza personale con quella degli altri, puoi confrontare gli eventi per analogia o per contrarietà.
3. La scaletta
L’ultima fase, forse quella più importante è sicuramente quella della scaletta, ovvero tenere traccia in maniera schematica degli appunti presi in precedenza.
Per prima cosa rileggi il materiale raccolto, separa ciò che è rilevante da ciò che non lo è, sintetizza tutti gli argomenti in un’idea.
Definisci l’argomento principale del testo, per gli altri argomenti stabilisci un ordine gerarchico di importanza. Segnala con segni grafici eventuali legami tra i vari argomenti.
La scaletta può essere a lista (elenco di punti disposti in ordine verticale, è adatta ad un testo lineare, prevalentemente cartaceo), oppure a mappa (schema grafico costituito da elementi disposti a raggiera intorno a un nucleo, è adatta ai testi per il web che non hanno una sequenzialità tradizionale).
Ti invito a leggere il prossimo articolo per la stesura del testo vera e propria!
Lucia Russo
Leggi anche: Vorrei una dose, una dose di Internet