Point of View: Il Colosseo
Il simbolo di Roma
Simbolo sia della Roma antica sia di quella odierna, il Colosseo è conosciuto in tutto il mondo, ma quest’ultimo lo conosce veramente il nostro amatissimo monumento?
Innanzitutto sapete perché si chiama Colosseo? Di certo non per la sua “stazza” colossale come tutti credono bensì perché era colossale la statua eretta in onore all’imperatore Nerone e posta al suo interno, ma bisogna tener ben presente che il nome “Colosseo” non è altro che un soprannome dato apposta per la scultura, il suo vero nome è “Anfiteatro Flavio”, perché la sua costruzione ebbe inizio nel 72 d.c. per volere dell’imperatore Vespasiano ed è stato inaugurato nell’ 80 d.c. dall’imperatore Tito, suo figlio, appartenenti alla dinastia Flavia.
Cosa accadeva all’interno Colosseo? Voi direte semplici giochi e altrettanto gli spettacoli, invece non avreste più torto di così, il Colosseo era palcoscenico di: battaglie navali nell’arena allagata, cacce sanguinarie di animali feroci e, sopratutto, le lotte fra i gladiatori che vennero poi proibite da Costantino dopo la sua adesione al cristianesimo e definitivamente abbandonate nel VI secolo d.c..
L’aspetto del Colosseo non è quello che conosciamo, la struttura è di forma ellittica questo è certo, ma non era come lo conosciamo oggi, aperto ai lati oltre che verso il cielo, era chiuso alle estremità come un vero anfiteatro che poteva contenere dai 50.000 ai 70.000 spettatori, proprio come un moderno stadio e l’imperatore aveva un palco personale e, ovviamente, un accesso diretto dall’esterno, l’esterno era in travertino e il senso di decorazione grazie all’alternanza di pieni e vuoti che nasce dalla successione ritmica dei pilastri e degli archi, ma il suo aspetto ha subito dei cambiamenti nel tempo, quello attuale è il risultato di numerosi rimaneggiamenti e distruzioni, infatti nel Medioevo è stato utilizzato addirittura come “cava” di pietra da costruzione.
Una piccola curiosità? Il Colosseo non è stato il set reale per il film “il gladiatore” di Ridley Scott, ma è stato ricreato a computer ed è stato utilizzato un altro luogo come set: il “Forte Ricasoli” di Malta.
Didascalia e illustrazione di Sonia Giampaolo
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