Point of view: Palazzo imperiale, città proibita di Pechino
Il palazzo imperiale, è una delle strutture storiche più importanti dell’intera Cina. Situato nel mezzo di Pechino, all’intero della città proibita (in cinese città purpurea) ha ospitato al suo interno le dinastie Ming e Qing per un totale di quasi cinque secoli, succeduti da ben 24 imperatori, 14 della dinastia Ming e 10 della dinastia Qing.
L’intera struttura venne costruita tra il 1406 e 1420, grazie al lavoro di un milione di uomini, l’intera città è costituita da ben 980 edifici, coprendo un totale di 720.000 m², aggiudicandosi così il primato come “palazzo più grande al mondo”.
Secondo la tradizione cinese, l’aggettivo “proibita” deriva proprio dal fatto che, oltre i membri della casa imperiale, nessuno vi poteva entrare senza un esplicito permesso dell’imperatore, in modo tale che si potesse garantire la massima sicurezza e riservatezza.
Oggi, invece, il palazzo in Cina viene chiamato col nome i Gugong, cioè “ex palazzo”.
Nel 1912 la città proibita cessava di essere il centro del potere politico cinese, proprio a causa dell’abdicazione del giovane imperatore Pu Yi.
Pu Yi restò nella Città Proibita fino al 1924, quando Feng Yuxiang prese il controllo di Pechino con un colpo di Stato, espellendo l’ex imperatore.
Dal 1925, venne reinventato come “museo nazionale del palazzo”, dove furono esposti numerosi tesori delle famiglie reali che si sono succedute nell’arco di quei cinque secoli.
Nel 1987 la città proibita venne proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Oggi l’edificio, al suo ingresso, presenta un enorme ritratto di Mao Tse-tung, affiancato da due manifesti, che recitano “lunga vita alla Repubblica Popolare Cinese”, e “lunga vita alla grande unità delle popolazioni del mondo”.
L’edificio più grande della città ed anche la struttura di legno sopravvissuta in Cina, il nome del palazzo è palazzo della suprema armonia. Centro cerimoniale più importante della città, nel quale venivano incoronati gli imperatori e proclamati i nuovi leader militari. Custodisce al suo interno il trono del drago, il trono più importante dalla quale il re impartiva i suoi ordini.
Alice Gallosi
Leggi anche: Zijin Cheng: la storia dietro il cuore di Pechino