Bambini scomparsi: ecco a cosa serve l’Amber Alert
Sempre più spesso, purtroppo, si sente parlare di rapimenti e omicidi su minori.
Bambini che un minuto prima si trovavano nei pressi della loro abitazione o vicino ai genitori, un minuto dopo, spariti nel nulla.
Esiste però un sistema di allarme nazionale nei casi in cui si sospetta che un minore sia stato rapito.
È definito Amber Alert e nasce proprio negli Stati Uniti e in Canada nel 2002.
Si tratta dell’acronimo di America’s Missing: Broadcast Emergency Response. Qualche anno dopo è stato adottato anche dall’Australia, Francia Paesi Bassi e Irlanda.
Il sistema prevede messaggi di allarme attraverso radio, televisione, cellulari e segnali stradali di tipo elettronici.
Il suo scopo è di far arrivare la notizia della scomparsa o rapimento a più persone possibili inviando anche le foto del bambino in questione. Così facendo non è solo la polizia a mettersi sulle tracce del minore, ma tutta la comunità.
Com’è nato?
La sua storia è molto triste e toccante, ma è servita a diversi genitori per ritrovare i propri figli.
Il 13 gennaio 1996, ad Arlinghton, Donna Hagerman portò al parco i suoi due figli, Amber di 9 anni e Ricky di 5.
Arrivarono poi a casa dei nonni aspettando che il padre tornasse e i due fratellini iniziarono a giocare nel cortile della villetta in bici. Amber si allontanò troppo da casa.
Jimmie Kevil, unico testimone della vicenda, ha raccontato di aver visto un pick-up nero avvicinarsi alla bambina e tirarla all’interno dell’auto.
Immediatamente l’uomo avvertì la polizia e i genitori. Da allora non ci furono più notizie di Amber.
Quattro giorni dopo l’accaduto un passante notò il corpo di una bimba all’interno di un canale. Era proprio la piccola Amber Hagerman che, come dimostrò l’autopsia, fu tenuta in ostaggio, abusata sessualmente e uccisa.
Subito ci fu la caccia al killer e si trovarono relazioni tra la morte di Amber e quella di Laura Kate Smither, trovata anch’essa nuda e sgozzata.
L’assassino della bimba non è mai stato trovato ma, nel 2002, fu istituito l’Amber Alert proprio in onore della piccola di nove anni brutalmente uccisa.
La sua morte però non è stata inutile, infatti, questo sistema di allarme ha consentito di riuscire a localizzare 400 bambini scomparsi e gli stessi genitori della piccola hanno deciso di creare un’associazione People Against Sex Offenders.
In Italia tale allarme non esiste, ma sarebbe davvero utile per aiutare le autorità a ritrovare bambini scomparsi.
Martina Maiorano
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