Come l’AI contribuisce a migliorare lo sport
L’intelligenza artificiale è ormai parte della nostra quotidianità, a partire dalla diffusione degli smartphone, donando molti vantaggi per la vita di tutti i giorni.
Ad esempio, grazie ad appositi dispositivi con le relative applicazioni si può tenere costantemente monitorato il l’allenamento di una persona, andando a registrare i battiti cardiaci e le calorie bruciare.
Ma l’intelligenza artificiale, chiamata anche con l’acronimo AI – Artificial Intelligence – aiuta non solo gli sportivi amatoriali a tenere traccia della propria attività fisica, ma ha ampio utilizzo anche durante le competizioni sportive ufficiali.
Il primo esempio che mi viene in mente è quello dell’arbitraggio: grazie all’AI si hanno dei vantaggi nell’analisi in tempo reale degli incidenti sul campo, sull’analisi post-partita, si ha una migliore precisione e coerenza nelle decisioni e si ha un processo decisionale più rapido.
Banalmente, se in una partita di calcio si dovesse effettuare un calcio di rigore sarebbe più semplice verificare l’azione tramite il VAR – Video Assistant Referee – nel quale l’arbitro esamina l’azione tramite l’ausilio di filmati.
Ancora, l’International Basketball Federation (FIBA) ha sperimentato l’utilizzo di telecamere che tramite l’AI può tracciare i movimenti dei giocatori durante le partite ed eventualmente segnalare i falli di gioco.
Per quanto concerne gli infortuni e la loro prevenzione, le nuove tecnologie che si stanno sviluppando possono analizzare i movimenti di un giocatore, fuori e dentro il campo, per individuare eventuali rischi potenziali; può identificare anche i cambiamenti nell’attività fisica dell’atleta che possono aumentare le probabilità di lesioni.
Ma non solo: grazie all’ausilio di queste tecnologie, si possono identificare fattori ambientali che possono contribuire ad un rischio più elevato di infortuni.
L’intelligenza artificiale può essere molto utile anche per migliorare le prestazioni degli atleti tramite strumenti di misurazione ed analisi, che tengono traccia del lavoro svolto e degli obiettivi raggiunti, andando così a comprendere meglio i loro punti di forza e debolezza consentendogli di prendere decisioni più adeguate sui piani di allenamento e nutrizionali.
Un esempio è l’analisi dei dati con algoritmi di Machine learning (ML), attraverso il quale si ha un’elaborazione del linguaggio naturale delle conversazioni tra atleta e allenatore, e può anche monitorare i movimenti dei giocatori sul campo. In questo modo si forniscono feedback accurati e personalizzati, aiutando atleti e allenatori a migliorare il proprio gioco ed evitare infortuni.
Oppure, tramite l’ausilio di ChatGPT si può ottenere un programma di allenamento più indicato per un runner o per principianti in atletica e così via discorrendo.
Varie organizzazioni utilizzano l’AI anche per reclutare nuovi atleti all’interno del proprio organico, analizzando i dati delle precedenti partite e identificando schemi che potrebbero indicare le potenziali abilità di un atleta. Tramite queste informazioni, i club sportivi riescono ad ingaggiare i giocatori di cui hanno bisogno.
Utilizzando questi metodi alternativi nel reclutamento, si va a risparmiare tempo e denaro, riducendo gli spostamenti dei reclutatori; non avendo limiti geografici in questo tipo di ricerca, forniscono alle compagini l’accesso a un pool più ampio di giocatori; inoltre, migliorano l’accuratezza delle valutazioni rendendole più obiettive.
Di particolare importanza è come questi nuovi metodi siano fondamentali per comunicare agli appassionati di sport: infatti, l’Artificial Intelligence può essere utilizzata per aiutare club e federazioni a personalizzare le loro comunicazioni con i fan, utilizzando messaggi che hanno maggiori probabilità di catturare l’attenzione degli utenti.
È importante anche per tenere sotto controllo i canali dei social media per l’analisi del sentiment – nota anche come opinion mining o sentiment analysis – “che si occupa di costruire sistemi per l’identificazione ed estrazione di opinioni dal testo”. Ciò significa che si offre alle organizzazioni una comprensione in tempo reale di ciò che provano, del “sentimento”, dei fan regolando, di conseguenza, le comunicazioni.
L’AI ha avuto un forte impatto anche all’interno delle scommesse sportive: tramite essa, si possono analizzare grandi quantità di dati, tramite i quali gli algoritmi riescono a rilevare modelli e generare informazioni che altrimenti sarebbero impossibili da ottenere. In questo modo gli scommettitori riescono a prendere decisioni più sicure e precise su quali squadre e giocatori scommettere.
In conclusione, l’intelligenza artificiale sta offrendo un grandissimo contributo al miglioramento dello sport, partendo dalla gestione delle partite fino ad arrivare a migliorare l’esperienza degli appassionati, risultando costantemente in crescita il rapporto che si ha tra i due ambiti.
Irene Ippolito
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