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Gare di cibo, quando mangiare diventa uno sport

Uno dei consigli che i nutrizionisti danno per avere un corpo sano, è quello di mangiare in modo lento, con calma, così da godersi anche la tanto meritata pausa.

Eppure, nonostante ciò, sono riusciti a trasformare il momento del mangiare in una vera e propria gara, con regole e professionisti annessi.

Parlo delle gare di cibo, nate nel XX secolo negli Stati Uniti e sono diventate un vero e proprio fenomeno mondiale, tanto da diventare uno sport a tutti gli effetti.

Essendo uno sport professionale, è nata anche una federazione: la Major League Eating, costituita nel 1997 a New York City, e supervisiona tutti i concorsi professionali sia grandi che piccoli.

Tutto è iniziato quando i concorrenti si sfidavano nel mangiare il maggior numero di torte alle fiere provinciali, ma non finisce qui. Durante i primi anni del Novecento, tali eventi vennero usati dall’esercito statunitense per incoraggiare il patriottismo durante il primo conflitto mondiale.

La prima gara di hot dog si è registrata presso il ristorante Nathan’s Famous di Coney Island, New York, il 4 luglio del 1916; dagli anni Settanta, questa gara ha iniziato ad essere a cadenza annuale ed è seguito da migliaia di spettatori ogni anno.

Attualmente questo sport è molto diffuso, oltre che negli USA, anche in Canada, nel Regno Unito e in Asia, e vanta diversi campioni – chiamati anche competitive eater –, fra cui Joey Chestnut, che nel 2018 è riuscito a mangiare 74 hot dog in 10 minuti registrando il record mondiale, e Takeru Kobayashi, che vincendo tutte le gare di hot dog del Nathan’s Famous dal 2001 al 2006 contribuì a rendere più nota questa disciplina.

Non tutte le gare di cibo hanno le stesse caratteristiche: infatti, possono variare dai 10 ai 30 minuti con un numero variabile di concorrenti, impegnati ad ingerire la maggior quantità di cibo entro il tempo a disposizione.

Inoltre, si può essere espulsi o ammoniti se ci si sporca troppo o se viene rigettato troppo cibo.

I piatti serviti ai competitive eater possono essere davvero tanti, ed includono, oltre ai già citati hot dog: pizze, hamburger, cupcake, gelati, bistecche, Buffalo wings – alette di pollo fritte ricoperte da una salsa al pepe di Caienna e burro fuso – e molto altro.

Solitamente ai vincitori vengono offerti premi che possono essere in denaro.

Alcuni dei requisiti per poter partecipare alle gare di cibo sono:

  • Avere la maggiore età;
  • Essere in salute;
  • Avere una mascella allenata.

Riguardo all’ultimo punto, è interessante sapere che per poter essere sempre allenati è necessario masticare 4-5 chewing gum alla volta.

Le gare di cibo sono diventate un fenomeno di così ampia scala che ormai è impossibile non trovare video a riguardo su internet, oppure reality show e trasmissioni televisive. Oltre a ciò, molte persone creano canali YouTube inerenti solo a challenge di cibo, da attuare da soli o in compagnia di amici.

Quindi non c’è da meravigliarsi se ci imbattiamo in gare sempre più estreme, che possono mettere a dura prova la propria salute senza pensare alle conseguenze.

Irene Ippolito

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Iris Ippolito

Sono Irene “Iris” Ippolito, classe 2002 nata e cresciuta a Napoli. Tra un libro ed un altro, ho scoperto di voler lavorare nel mondo dello spettacolo e della scrittura. La mia passione per lo spettacolo è nata grazie anche al laboratorio teatrale ScugnizzArt, che mi ha accompagnato alla scoperta di me stessa per ben 3 anni. Lo sport è quel mondo che mi ha dato la spinta di mettermi in gioco nella scrittura, diventando il mio migliore amico.
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