Né carini, né coccolosi – L’orca
10 metri per undici tonnellate e pure veloci, dato che arrivano a 35 km/h: queste sono le orche. Sono mammiferi marini appartenenti alla famiglia dei cetacei odontoceti, la stessa dei delfini (infatti sono imparentati). La masticazione delle orche avviene nello stomaco, mentre i denti servono per afferrare: in sostanza, masticano dallo stomaco. Il suo nome generico, Orcinus, è l’aggettivo latino riferito all’Orco, il dio dell’oltretomba romano. Già questa associazione dovrebbe far capire che tipo di animale sia l’orca.
Predatore indiscusso, questo cetaceo riesce ad ammazzare perfino la balenottera azzurra. Per questa sua abitudine, l’orca è definita killer whale dagli anglofoni. Etichetta sbagliata, perché l’orca non è una balena, semmai se la mangia. Proprio lei, l’animale più grande al mondo. Sono stati documentati addirittura scontri tra orche ed esemplari di squalo mako, tigre e bianco. L’orca caccia anche il tricheco, grande mammifero marino. L’unico animale in grado di fronteggiare e vincere l’orca è il capodoglio. L’orca è un animale piuttosto interessante: è stato capace di svilupparsi in soli 100mila anni in buona parte del globo. Il suo cervello è immenso, il secondo più grande al mondo dopo quello del capodoglio, ed ha il terzo quoziente di encefalizzazione più alto tra le specie. In parole povere, questo mammifero è piuttosto intelligente.
Sapevate che le orche soffrono perfino della perdita dei propri cari e fanno funerali ai propri simili?! Proprio in Italia, a Genova, è stato testimoniato un cordoglio funebre. Le orche sono animali, quindi, piuttosto intelligenti ed affascinanti, e riservano ancora sorprese perché gli studi a riguardo sono relativamente recenti.
Leggi anche: Né carini, né coccolosi – Il coccodrillo del Nilo