Ospedale unico a Sant’Agnello: non è tutta sanità quella che luccica
L’ospedale unico che Vincenzo De Luca si è per molto tempo auspicato a Sant’Agnello (NA), non è un’opzione a questa condizione.
Tra petizioni e dissenso, il progetto dell’ospedale unico, portato avanti in particolar modo dall’uscente amministrazione del comune di Sant’Agnello, non è un’opzione da vagliare.
I rischi non colmano le aspettative.
“Paris vaut bien une messe”, “Parigi val bene una messa”, se compio un sacrificio, significa che ne varrà la pena. Enrico di Navarra ci insegna.
Il problema non è in sé l’ospedale, come qualcuno dice: “ci lamentiamo di non avere strutture sanitarie e poi non vogliamo farle costruire”, il problema è il come.
Il progetto vede la struttura ergersi al centro di un centro dove, per la maggior parte del tempo, il traffico non permette nemmeno ai residenti di transitare. Lo sappiamo bene che “andare in Penisola è un’impresa”, è il motivo per cui quell’area del napoletano è rimasta prettamente turistica, spesso poco frequentata da chi non ci vive.
Una zona molto poco pratica, sì, fatevelo dire da chi ci ha vissuto per 19 anni.
Immaginiamoci, ora, un’ enorme struttura inserita nel campo delle necessità umane: mio figlio si sente male, devo correre in ospedale o chiamare un’ambulanza, ma davanti a me c’è una fila di macchine che non possono spostarsi, perché la via è stretta e non ci sono svincoli. Cosa succede a mio figlio?
La sanità deve essere TEMPESTIVA, non può attendere che il traffico smaltisca, non può aspettare che si facciano le dieci di sera perché così troverà meno auto in transito.
La monumentale opera, poi, dovrebbe nascere in luogo popolato da alberi, alberi che anche il WWF sottolinea essere basilari per l’ambiente circostante.
Queste sono le verità di una vicenda della quale, prima di scrivere o parlare, per fare buona e corretta informazione, si necessiterebbe lo studio approfondito delle cosiddette carte ufficiali, gli atti, le responsabilità e i cambi in corso d’opera.
Il progetto presentato, infatti, pare differire non poco da quello in corso di approvazione. Per questo chi abita in zona è parecchio incavolato.
Immaginate che si presentino a casa vostra dicendovi che la renderanno una smart home, veloce e compatibile con ciò che necessiti e che, poi, quella da smart home divenga piano piano sempre meno smart, sempre più diversa. Immaginatevi di conoscere la vostra casa, di sapere che buttare a terra quel muro potrebbe causare seri danni a voi e chi vi sta intorno, immaginatevi che vi accada, cosa fareste?
WWF e Italia Nostra, insieme ad alcuni privati ed all’attuale amministrazione comunale, che vede come sindaco il dott. Antonino Coppola, si sono occupati del controllo incrociato che conferma il rischio idrogeologico della zona interessata.
Sottolineare che questo dissenso non è un dissenso politico, ma una reale preoccupazione per la comunità con fondamenta salde nei dati e nell’analisi degli atti, appare necessario, soprattutto se le opposizioni mosse raccontano dei 100 milioni di euro stanziati come risorse statali e in minima quota regionali. No, non si tratta di propaganda da parte di chi si oppone, non si tratta di prevaricazione, è palese che la propoganda in questo caso sia terminata da tempo. Si tratta di constatazione e valutazione effettiva, un metodo galileiano, scientifico che mira a tutelare la salute del singolo e della collettività.
La politica è ovunque, però, le parole sono politiche, le urla, gli articoli di giornale, il corpo stesso è politica, quindi sì, in certo senso anche questa opposizione lo è perché se opporsi a qualcosa che non val bene una messa, significa politica, allora sì, facciamo politica, ma non propaganda
propaganda: s. f. [tratto dalla denominazione della Sacra congregazione pontificia De propaganda Fide, che significa «della propagazione della fede»; propaganda è propr. il gerundivo femm. del verbo propagare]. – 1. Azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta.
polìtica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. politico (sottint. arte); cfr. gr. πολιτική (τέχνη)]. – 1. a. La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica;
da Treccani
Desiderare un potenziamento della sanità è basilare, legittimo, necessario e assolutamente giusto, ma potenziare significa anche ascoltare, valutare e non tralasciare nessun dato e nessuna valutazione affinché l’opera sanitaria possa funzionare e affinché la macchina dello Stato sia ben oliata e non causi futuri argomenti di cui scrivere e leggere sui giornali.
Come un medico fa, un giornalista, prima di scrivere, deve informarsi, per il rispetto del lettore e di sé, perché l’informazione pulita vada avanti, perché si abbracci la trasparenza e si inneschi un meccanismo di critica sano nel prossimo. Conoscere e informarsi vuol dire valutare e vagliare le opzioni, soprattutto in casi come questo, dove si creano fazioni in scontro in luogo della cooperazione verso il fine ultimo collettivo. Il giornalista che racconta vincede come quella dell’ospedale unico di Sant’Agnello è tenuto a ricordarsi che al di là dei rapporti, delle interviste, delle conoscenze esistono dei valori e sono quelli professionali e del cittadino, per tali motivi, in questo articolo troverete dei link che possano aiutare il fruitore a coprendere al massimo ciò che scriverò.
Inoltre, in nota di redazione, aggiungo un piccolo slancio personale: mi sono disinteressata a questa vicenda perché da tempo non sono più dentro in circolo provinciale della penisola, poi, però, mi sono resa conto di dove ho le radici e soprattutto che nel mio essere umana e corpo politico, corpo reazionario e attivo, io sono tenuta a dare una voce anche a chi ormai è più lontano da corpo e mente, nel ricordo, nel presente e nel futuro.
Buona decisione personale, buona formazione di un’idea.
Benedetta De Nicola
Materiali inerenti
https://www.napolitoday.it/attualita/ospedale-unico-penisola-sorrentina-de-luca.html