La lingua italiana – I dialetti
Sapevi che esistono tre gruppi di dialetti italiani? Scopriamoli insieme!
In Italia l’uso dei dialetti è tuttora molto forte. Da un’indagine ISTAT del lontano 1995 su 21.000 famiglie, è emerso che le persone che parlano soltanto italiano o quasi solo italiano in famiglia rappresentano il 44,6%, quelle che parlano solo in dialetto il 23,6%, quelle che alternano italiano e dialetto il 28,3%. Dalla stessa indagine ISTAT, inoltre, si ricava che il 60% degli italiani conosce il dialetto, ma che in alcune aree regionali (Campania, Calabria, Sicilia, Toscana, Veneto) il dialetto è fortemente utilizzato, molto di più rispetto ad alcune regioni.
Ma come si distinguono i dialetti italiani? Seguendo la linea La Spezia – Rimini, si separano i dialetti settentrionali da quelli meridionali e centrali: i primi sono della Ròmania occidentale, i secondi di quella orientale.
I dialetti italiani si suddividono in tre gruppi:
dialetti settentrionali, divisi a loro volta nei sottogruppi dei dialetti galloitalici (piemontese, lombardo, trentino, ligure, emiliano-romagnolo), e quello dei dialetti veneti (veneziano, il veronese, il vicentino-padovano e il triestino);
i dialetti toscani (fiorentino, senese, pisano-lucchese-pistoiese) e quelli mediani (romanesco, viterbese, umbro-marchigiano);
i dialetti meridionali (abruzzesi e marchigiani, molisani, pugliesi, campani e lucani) e quelli meridionali estremi (calabrese, salentino e siciliano).
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