Libri “proibiti” – Negli USA due senatori repubblicani vietano e bruciano libri “sessualmente espliciti”
Negli Stati Uniti, due senatori proclamano un vero e proprio atto di guerra contro la sinistra, attraverso un estremo gesto simbolico: un rogo di libri “proibiti”.
Ci troviamo negli Stati Uniti – precisamente nel Missouri – dove due senatori repubblicani – William Eigel e Nick Schroer – sono stati immortalati con dei lanciafiamme nell’atto di bruciare dei libri, considerati da loro “sessualmente espliciti” e “promotori di teorie di genere e pro LGBT”.
«Nel video, sto prendendo a colpi di lanciafiamme le scatole di cartone che rappresentano ciò che farò alle politiche di sinistra […] Ma sia chiaro, se portate quei libri pornografici nelle scuole del Missouri per cercare di fare il lavaggio del cervello ai nostri figli, brucerò anche quelli […]».
Questo è ciò che il senatore Eigel ha dichiarato in un post sul social X riguardo al video.
Un atto di puro estremismo che mira a voler censurare argomenti delicati e attuali. Il governatore ha inoltre invitato i genitori a “prendere il controllo dell’educazione dei propri figli”, impedendo ai bambini di avvicinarsi a tali tematiche.
L’evento tuttavia, si dimostra non essere un caso isolato: negli ultimi anni, negli Stati Uniti, sono stati banditi dalle scuole più di un migliaio di libri dalle tematiche “scomode”.
Questi libri affrontavano in modo esplicito argomenti come le teorie di genere, l’attivismo, la sessualità e anche il razzismo.
Sempre nello stato del Missouri, è stato addirittura approvato il ritiro e l’esclusione dai programmi scolastici della graphic novel Maus di Art Spiegelmann – vincitore del premio Pulitzer nel 1992 – che tratta del tema dell’Olocausto, definendolo rozzo e inappropriato.
Torna così alla mente un altro noto evento di biblioclastia (l’atto di distruggere libri) promosso in passato – precisamente nel 1933 – dalla Germania nazista, per bruciare i libri contro l’ideologia del Terzo Reich.
Questi barbari tentativi di censura mostrano quanto la parte retrograda della società abbia paura di mostrare ai propri figli la realtà della vita, rendendo sempre più difficile discutere di argomenti che invece andrebbero largamente affrontati.
Questi divieti provengono da persone che mascherano il proprio bigottismo con la scusa di una “spontanea preoccupazione”, finendo solo per diffondere una malsana ignoranza.
In molti recentemente si sono mobilitati contro questo fenomeno, per difendere il multiculturalismo, il “pro gender” e il Black, Indigenous & People of Color Movement. Tra i tanti sostenitori, troviamo alcune personalità importanti e celebrities, anch’essi preoccupati per la libertà artistica e d’espressione.
Ilaria Perris
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