Psicologo di base: in Campania è realtà
Primo posto per la Campania: è la prima regione d’Italia ad introdurre lo psicologo di base nel proprio servizio sanitario.
Ebbene sì, tra medico e pediatra di famiglia si inserirà la figura dello psicologo, di cui ogni cittadino campano potrà godere qualora ne necessitasse.
Al presidente Vincenzo De Luca è ben chiara l’utilità dell’iniziativa in questione, la quale mira a sostenere e supportare principalmente le fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, come anziani, bambini e adolescenti. Per questo motivo sono stati assegnati 2 psicologi per ogni distretto sanitario del territorio, per un totale di 150 psicologi.
Le figure professionali a servizio dei distretti saranno scelte dall’elenco provinciale degli psicologi delle cure primarie, appositamente istituito dalla Regione con la Legge Regionale 3 agosto 2020, n. 35.
«Siamo la prima Regione d’Italia ad avere un servizio di psicologi di base e ne siamo orgogliosi perché è un servizio di grande civiltà», ha detto il presidente durante la presentazione del progetto lo scorso luglio, sottolineando l’importanza di un servizio del genere, gratuitamente offerto e facilmente accessibile a tutti.
«A livello nazionale non c’è ancora un contratto nazionale con l’Ordine degli psicologi e il servizio dello psicologo di base non è ancora inserito a pieno titolo strutturalmente nel Servizio sanitario nazionale, così come avviene per i medici di famiglia e per i pediatri, per avere contratti nazionali che consentano di fare convenzioni per il pieno impiego» ha continuato De Luca, che ha confessato l’auspicio di una modifica della normativa statale. Nel frattempo lo psicologo di base è realtà almeno in Campania.
Maria Paola Buonomo
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