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Assassinio a Venezia: Poirot indaga sul paranormale

Poirot, l’investigatore francese dai grandi baffi torna ad indagare, ma questa volta si imbatte in un caso soprannaturale.

Assasinio a Venezia è il terzo capitolo di Kenneth Branagh della saga nata dalla penna della scrittrice di gialli Agatha Christie. Uscito nelle sale il 14 settembre 2023.

Siamo nel secondo dopoguerra, a Venezia e l’investigatore francese decide di ritirarsi dalle scene di delitto e esiliarsi nella città italiana. Ma la sua amica scrittrice lo convince a partecipare ad una seduta spiritica che si terrà, nella notte di Halloween, in un palazzo detto infestato per sbugiardare una nota medium. Com’è noto in ogni capitolo della saga uno dei partecipanti all’evento viene ucciso e Poirot si ritrova nei panni dell’investigatore, ma questa volta farà luce su vicende oscure.

Ciò che risulta la particolarità del terzo capitolo è che esso si discosta molto dai primi due film, che seguivano religiosamente gli scritti della Christie. Lo sceneggiatore Michael Green e il regista Kenneth Branagh hanno puntato su un thriller dai tratti horror, e ciò lo si percepisce dal cambio del luogo: non siamo nelle campagne inglesi ma in una città italiana Venezia; Inoltre il Poirot di quest’ultimo film è insicuro, spaventato quasi che non riesce a spiegarsi alcuni degli enigmi da risolvere per poi sbrogliare il tutto troppo banalmente. Sembra come se il regista avesse voluto facilitare il compito allo spettatore, questo potrebbe denotare un flop per un film che mantiene il genere thriller, però lo stupore nel pubblico c’è stato grazie ai giochi di luci ed ombre stile gotico, la presenza di una figura oscura che turba il protagonista Poirot mettendolo in discussione su se stesso e tutte le sue convinzioni sulla scienza e sul misticismo. Quasi sicuramente questo avrà diviso i fan della saga, c’è chi avrebbe voluto ritrovarsi le influenze noir hitchcockiane dei primi due film Assassinio sull’Orient Express (2017) e Assassinio sul Nilo (2022), rispettivamente ispirati al libro omonimo del 1934 e al romanzo Poirot sul Nilo (1937), o c’è chi forse preferisce quest’evoluzione dello stile di Kenneth Branagh data in Assassinio a Venezia. Quel che è certo è che la molteplicità che regna nel cinema è sempre ben accolta.

Arianna D’Angelo

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Arianna D’Angelo

Arianna, classe ‘98. Mi piacciono le arti visive e musicali. Per me scrivere è esternare il mio mondo interno raccontando ciò che mi appassiona. L’Arianna del mito greco liberò Minosse con il suo filo e io con la mia scrittura libero il mio mondo e ve lo racconto.
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