Maschio o femmina: da chi dipende?
“Auguri e figli maschi”, una delle frasi più sentite durante un matrimonio.
La voglia di avere un maschietto a tutti i costi è sempre stata una specie di fissazione.
L’eredità passava (e passa ancora) solo attraverso gli uomini della famiglia, di generazione in generazione, fin dall’antichità.
Questo collocava la donna in una posizione non solo di inferiorità, ma anche di colpa se non partoriva un figlio per il proprio marito.
Proprio come se fosse un “regalo” che la moglie avesse l’obbligo di fare.
Ma ci siamo mai chiesti da chi dipenda, in realtà, il sesso del nascituro?
Partiamo quindi dalle basi biologiche.
Ogni cellula umana contiene 23 coppie di cromosomi. 22 di esse possiedono le informazioni necessarie per lo sviluppo, mentre all’ultima sono associate le sequenze genetiche relative agli organi sessuali.
In poche parole si tratta dei cromosomi X e Y, che rappresentano il sesso del nascituro.
Nelle femmine la coppia è XX, nei maschi XY.
Quando ovulo e spermatozoo si uniscono per creare lo zigote, esso contiene 46 cromosomi, l’unione delle 23 coppie ciascuno.
La donna ha sempre la coppia XX, quindi trasmetterà tale cromosoma, mentre il padre avrà spermatozoi Y e X.
Ragion per cui il sesso del nascituro dipende dal cromosoma dell’uomo che, casualmente, si unirà a quello femminile.
Secondo alcune ricerche ci sarebbe una differenza tra cromosoma Y e X. I primi potrebbero essere più veloci, ma di dimensioni ridotte e meno resistenti, mentre i secondi sarebbero più duraturi ma maggiormente lenti.
In realtà questa scoperta ha apportato grandi progressi nella medicina.
Capire come si determina il sesso di un nascituro ha permesso studi più approfonditi riguardo malattie genetiche legate al patrimonio familiare.
Un esempio evidente è quello del daltonismo o dell’emofilia, che sono due patologie relative al cromosoma sessuale X.
Insomma, nel tempo si è sempre pensato che fosse colpa e dipendesse dalla donna il sesso del bambino. Per molti anni e il volere a tutti costi un maschio ha messo a repentaglio la vita di tantissime mogli, rendendole un oggetto del proprio marito.
Oggi, grazie a studi adeguati, si è capito non solo da chi dipenda il sesso di un bambino, ma soprattutto a quali patologie genetiche potrebbe andare incontro.
Ancora una volta la scienza ci aiuta e ci stupisce.
E come direbbe mia madre: “Maschio o femmina è uguale, basta che sia sano”.
Martina Maiorano
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