Tecnologia AR per il marchio Tommy Hilfiger
Tommy Hilfiger, stilista statunitense è noto per la sua marca di moda che porta il suo nome, Tommy Hilfiger, e per il suo contributo alla moda casual americana.
Il marchio è famoso per aver reinterpretato e modernizzato il look classico americano, incorporando elementi della cultura pop e dello stile tipico d’oltreoceano, come il denim e l’abbigliamento sportivo. Inoltre ha reso popolari l’uso di camicie e righe, jeans e capi ispirati allo sport nella moda americana.
Tommy Hilfiger è stato in grado di creare un marchio di moda che permettesse alle persone di esprimere la propria individualità attraverso il suo design. Ha cercato di rompere gli schemi tradizionali della moda offrendo una gamma di abiti che possono essere indossati da un ampio pubblico, promuovendo così un gusto individuale e uno stile personale.
L’ultima novità dello stilista è stata quella di introdurre, solo in alcune città tedesche, delle vetrine che permettono di provare i vestiti direttamente fuori dal negozio. Questa innovazione viene permessa grazie alla Realtà Aumentata: la tecnologia AR permette ai passanti di “indossare” i vestiti senza entrare nel negozio. L’esperienza è certamente coinvolgente e divertente, e crea un legame emotivo con il marchio Tommy Hilfiger e i suoi prodotti.
La strategia dal punto di vista del marketing ha un grande valore comunicativo e di attrattiva, proprio perché l’implementazione di vetrine interattive rappresenta una novità nel contesto del retail e della moda.
Allo stesso modo lascia un’impronta anche per l’aspettò sociale della tecnologia, consentendo di scattare foto o video mentre ci si “prova” virtualmente il capo, può incoraggiare la condivisione su piattaforme sociali, ampliando ulteriormente la portata e l’interesse nei confronti del brand e dei prodotti.
Creazione di una relazione diretta con il consumatore, offre l’esperienza shopping più coinvolgente, interattiva e socialmente condivisibile.
La possibilità di vedere gli altri mentre “provano” i vestiti virtualmente e reagiscono in base al proprio gusto personale, può generare un coinvolgimento sociale e incoraggiare la condivisione di esperienze social.
Non è la prima volta che lo stilista unisce la sua moda alla tecnologia ma tuttavia è bene che si tenga conto di tutti gli altri aspetti pratici e tecnologici in modo da poter garantire il funzionamento efficace di questa iniziativa. Permettendo magari un raggiungimento delle nostre vetrine italiane e proiettarci sempre di più verso negozi di abbigliamento futuristici.
Arianna D’Angelo
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Foto di copertina: https://digitalepopolare.it/tommy-hilfiger-vetrina-realta-aumentata/