Obesità: l’incubo delle donne in Mauritania
Il mito dell’estetica femminile, fin dagli antichi greci, ha sempre previsto corpi perfetti ed equilibrati.
Forme giuste, fianchi stretti e fondoschiena tondo.
Oggi, la “bellezza” occidentale si fonda su perfezione fisica, visibile soprattutto sui social, e che diventa modello per le nuove generazioni.
Cercare di raggiungere, a tutti i costi, il fisico di Kim Kardashian è diventato l’obiettivo dei più giovani che, attratti da video e post, imitano i nuovi canoni di bellezza.
Questo però vale per una parte del mondo.
In Mauritania, la vera bellezza è rappresentata dall’obesità.
Nel paese le bambine, già all’età di 6 anni, sono costrette ad ingerire grandi quantità di cibo ogni giorno per soddisfare il canone estetico.
Piacere agli uomini diventa l’obiettivo per genitori e giovani.
La dieta prevede una quantità enorme di calorie: 2 kg di miglio mescolato al burro e 20 litri di latte di cammella.
Vi sembra troppo?
Se la ragazza non raggiunge il peso desiderato, si può procedere con la somministrazione di ormoni usati in veterinaria.
Il motivo risiede nell’ideologia del paese secondo la quale una donna troppo magra testimonia povertà e miseria, se invece più in carne è simbolo di grandezza della stessa famiglia.
Secondo un detto mauritano, infatti, “una donna occupa nel cuore del marito il posto che occupa nel letto”.
Questo fenomeno danneggia le giovani, compromette la loro salute e la loro vita per un motivo futile: piacere agli uomini.
Del resto, anche in Occidente il mito della perfezione fisica, del corpo da copertina, deriva spesso da una visione dell’uomo sulla donna.
Fortunatamente la pratica in Mauritania sta diminuendo, anche se nei luoghi più rurali del paese è ancora presente sotto forma di strutture volte all’ingrasso delle ragazze. Si stima che sia oltre 80% il numero delle ragazze costrette a mangiare per compiacere l’altro sesso e sottoposte ad ogni tipo di violenza se rifiutano.
Le giovani sono punite se dimagriscono, nutrite in maniera forzata e costrette ad ingrassare fino al matrimonio, abbandonando amicizie, scuola e lavoro.
Si arriva ad un peso di circa 100 kg e, solo a quel punto, si è pronte per le nozze.
La pratica dell’obesità forzata è diventata una vera e propria violazione dei diritti che può causare sofferenze, sia a livello di salute che mentali, alle bambine in questione. I problemi legati alle varie patologie sono tantissimi e possono portare ad una morte precoce.
Si cerca, in ogni modo, di contrastare il fenomeno anche se non sembra poi così diverso rispetto a ciò che abbiamo nei paesi occidentali.
I canoni di bellezza, che siano legati alla magrezza o all’obesità, sono dannosi per mente e corpo. Ogni paese ha il suo modello estetico della donna legato alla mentalità sociale.
L’obiettivo a cui bisogna mirare non è piacere ad un uomo, ma piacere a se stesse. Stare bene con la propria fisicità, in qualunque modo esso sia, ci aiuta anche a trovare un equilibrio mentale.
La salute di corpo e mente va tutelata con tutte le forze e mai che diventi giudizio o decisione di altri.
Amiamoci di più.
Martina Maiorano
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