Ghali: vi racconto Casa Mia
“Il brano è nato quest’estate con Michelangelo, abbiamo fatto il ritornello e la base, poi lo abbiamo accantonato. Ho chiuso l’album, ce ne eravamo dimenticati. Ce ne siamo accorti, lo abbiamo sistemato e Sanremo era la giusta destinazione.
Il testo è un dialogo tra me e un extraterrestre che mi fa notare quanto il nostro pianeta sia bellissimo, e che nonostante le tragedie del mondo la natura sistema sempre tutto.”
Queste le parole di Ghali che nel suo ultimo singolo, intitolato “Casa Mia”, ci offre una prospettiva unica attraverso le sue parole. Il brano è una sorta di dialogo tra l’artista e un alieno, di nome Rich Ciolino, appena sbarcato, per la prima volta, sul nostro pianeta. Mentre l’alieno osserva con meraviglia il blu del cielo e il verde dei prati terrestri, non può fare a meno di notare anche le brutture e le sfide che l’umanità sta percorrendo.
Attraverso il testo, Ghali trasmette un messaggio di uguaglianza, utilizzando l’alieno come metafora del concetto di “diversità”.
E proprio grazie alla sua sensibilità nel raccontare tematiche tanto semplici quanto complesse, che Ghali è riuscito a classificarsi quarto al festival di Sanremo.
Ma purtroppo, testi così carichi di umanità arrivano solo a pochi, mentre, molti altri, si lasciano coinvolgere in polemiche contro coloro che cercano di diffondere messaggi di pace e di invito alla consapevolezza sul mondo e sulle persone che lo abitano.
Sto leggendo in rete appelli, commenti, rispetto al testo della mia canzone. Sono venuto a Sanremo per portare un messaggio, non ho né il ruolo né l’ambizione di risolvere una questione internazionale. Ma se la mia esibizione porta a ragionare sull’irragionevole, se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere, allora ben venga. Non si può andare oltre. È necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso.
Ghali
E noi condividiamo quello che hai detto.
Che nessuno abbia timore a pronunciare queste tre parole:
stop al genocidio.
Enza Galiano
Leggi anche: Napoli: manganellato presidio contro la censura Rai