La disabilità è negli occhi di chi guarda: l’insegnamento di Mar Galcerán, deputata spagnola con la sindrome di Down
Il mondo della politica è maschio, cis, bianco ed etero. Le donne, da sempre, hanno lottato e lottano per avere un posto di rilievo tra le fila della politica.
Se al nome “donna” aggiungiamo pure l’aggettivo “disabile” il quadro si complica ancora di più, le sfide diventano più complesse, i tabù ancora più grandi, i comportamenti abilisti ancora più insidiosi.
Non è stato così per Mar Galcerán, 46 anni, la prima donna con sindrome di Down a diventare deputata regionale a Valencia, in Spagna, Paese virtuoso nell’inclusione. Prima di lei, Éléonore Laloux, apripista nel novembre 2021, eletta come consigliere comunale in Francia.
Membro storico del Partito Popolare, da 26 anni nella pubblica amministrazione, candidata alle elezioni amministrative di maggio, Mar è diventata il simbolo delle persone con disabilità, l’emblema di un’Europa che cambia verso l’inclusione socio-lavorativa.
La trisomia 21 non ha spento le energie di Mar, con un curriculum istituzionale importante ed appassionato, che è diventata anche il simbolo di chi, con la forza d’animo e la perseveranza, non molla e non si lascia schiacciare da stigma, stereotipi e preconcetti, spezzando le catene del pressapochismo, lottando per i diritti e le pari opportunità dei diversamente abili.
Una politica che finalmente supera le barriere, perlopiù mentali, del pregiudizio. Perché nessuno di noi è la sua malattia. Perché serve una politica che parli e che parta dall’inclusione, dall’accessibilità, da una rivoluzione culturale, da una nuova rappresentanza.
Dall’Italia non possiamo fare altro se non augurarti buon lavoro, sperando che il tuo percorso sia di ispirazione per la creazione di una nuova radicale cultura sulla disabilità.
Elisabetta Carbone
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