Libri Harmony: cosa sono e quali sono le caratteristiche principali
I libri Harmony sono considerati libri di “largo consumo” e spesso di secondaria importanza. Solitamente sono quei romanzi che si trovano sulle bancarelle o sugli scaffali delle edicole.
Inizialmente pensati per un pubblico esclusivamente femminile, oggigiorno i libri Harmony sono dedicati a tutti. Secondo gli esperti di settore i romanzi Harmony rientrano nella fascia più bassa della paraletteratura; quella destinata per lo più ai settori meno colti e impegnati del pubblico. Ma è davvero così?
Ricordiamo che con l’accezione para-letteratura si intendono tutte quelle pubblicazioni letterarie che non si propongono per fini culturali e che non presentano gli elementi propri di un libro colto. Ciò ovviamente non significa che si tratti, nel caso specifico dei libri harmony, di libri poco importanti, oppure di scarso interesse, ma semplicemente volumi adatti a tutti, specie a chi non ha troppe aspettative e si dedica a letture semplici, non molto pretenziose.
Si tratta di storie facilissime da leggere, interessanti ed avvincenti anche per persone di scarsa cultura e non abituate a leggere. Talvolta si consigliano proprio queste letture per invogliare qualcuno ad avvicinarsi ai libri.
Quando si sono diffusi i libri Harmony?
In Italia i libri Harmony nascono dall’unione tra l’editrice canadese Harlequin Enterprises e la nostrana Mondadori, da cui anche il nome Har-Mon-y. Da allora la strada è stata tutta in discesa: la collana, dalla quale sono scaturite migliaia di sotto-collane, pubblica circa seicentomila romanzi nuovi l’anno che vendono, circa centomila copie. I libri Harmony non sono annoverati nelle classifiche di vendita, spesso sostituiti da riviste o rotocalchi.
Il primo Harmony uscì nel 1981 e si intitolava Per amore di un gitano. Il titolo pone in evidenza tre ingredienti essenziali per un romanzo rosa vincente: il tema dell’amore, l’esotismo che evoca il tema del gitano e la trasgressione che comporta innamorarsi di una persona di tali origini.
Le copertine hanno quasi sempre un elemento rosa e riportano foto e disegni di uomini e donne abbracciati o impegnati in effusioni amorose.
La è caratterizzata da sequenze di scene basate sull’intreccio di dialoghi diretti liberi e legati e di monologhi interiori dei due protagonisti, che procedono in modo molto semplificato.
Solitamente si distinguono: un incontro iniziale dei protagonisti, corteggiamento, la nascita di una relazione ed infine la rottura. Ovviamente tale caratteristica serve a dare dinamicità ai romanzi, dando luogo ad una serie di eventi, incontri, discussioni. Alla “fine” della relazione, infine, segue il ricongiungimento, coronato con il matrimonio, che segna lo stereotipico finale del ‘‘e vissero per sempre felici e contenti’’. La visione dell’amore è tradizionale e non lascia spazio all’innovazione.
Nonostante la struttura Harmony si regga esclusivamente sulla scena, i dialoghi dei personaggi sembrano surreali proprio per la lingua utilizzata, molto superficiale e come detto precedentemente rivolta ad un pubblico semplice.
La scrittura difatti, è piana, lineare, trasandata, quasi approssimativa. Gli elementi di creatività sono rilegati al semplice sfondo in cui la storia prende luogo, perché l’intreccio è standardizzato.
I libri Harmony, anche se declassati, hanno successo ed è innegabile. A differenza di tanti altri, regalano sempre un momento di evasione e spensieratezza. Possono non piacere ma costituiscono un importante capitolo del panorama della letteratura residuale-marginale italiana e un prodotto economicamente vincente nel mercato editoriale.
Gerardina Di Massa
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