Persepolis, città dei Persiani
Persepoli, è un’antica città situata nella provincia di Fars, costruita vicino al corso del fiume Pulvar, in Iran. Il nome Persepoli deriva dalla lingua greca antica e significa “città dei Persiani”, mentre Parsapura era il nome originario in lingua Persiana.
Fu tra le principali città per bellezza dell’impero Achemenide, con funzione amministrativa e residenza di esponenti del governo.
I primi edifici sono stati datati al 519 a.C. probabilmente costruiti da Dario I, per tutta la durata della sua esistenza la città continuerà ad essere abbellita da nuove costruzioni dei successori di Dario, fino al 330 a.C. anno in cui si data la fine a causa della distruzione provocata, dopo il saccheggio, da un violento incendio appiccato dall’esercito di Alessandro Magno, quando invase la Persia.
Gli edifici, di cui ancora oggi possiamo ammirare i resti, sono la terrazza, la Porta di tutte le Nazioni, l’Apadana, l’imponente scalinata che conduce verso l’edificio Tachara, l’harem, l’Hadish, la Sala delle cento colonne ed i Mausolei.
La pianta del sito è rettangolare, circondata da un poderoso muro di cinta, la principale pietra utilizzata per le costruzioni è il calcare grigio.
La monumentale scalinata conduceva ai propilei o Porta di tutte le Nazioni, un portico quadrato, con colonne, che presenta tre grandi porte con ai lati delle alte torri, sono presenti anche rilievi ed iscrizioni.
La porta ovest dei propilei conduce verso l’Apadana, che era la grande e maestosa sala di rappresentanza, utilizzata dai sovrani per ricevere persone illustri, a pianta quadrata con colonne, alcune ancora visibili, era circondata da un porticato. Questa sala era decorata con rilievi che rappresentano dignitari, cavalieri e fanti.
L’Hadish era il palazzo in cui risiedeva il sovrano, gli scavi archeologici hanno permesso di ritrovare una grande sala colonnata, con una più piccola adiacente, delle colonne solo le basi sono ancora visibili.
Il Tachara è un altro edificio, di elevata ampiezza, formato da una grande sala centrale, che presenta un portico e intorno sale più piccole, tutte sono caratterizzate da un colonnato, sono state rinvenute sia iscrizioni che rilievi raffiguranti il re.
Un altro edificio particolarmente significativo è la cosiddetta Sala delle cento colonne, anch’esso di grandi dimensioni, presenta un’entrata imponente, una sala centrale quadrata attraversata da cento colonne, con un portico ed un vestibolo, di lato una sala di dimensioni minori e dei magazzini. Anche qui sono stati ritrovati rilievi che decoravano la sala.
Sono presenti nel sito anche le tombe dei re della dinastia achemenide, sono tombe rupestri, riccamente scolpite nella roccia della montagna circostante, con rilievi che celebrano i defunti in momenti salienti della loro esistenza.
Beatrice Gargiulo
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