Testament of Youth, un racconto sulla brutalità della guerra
Un libro che ognuno di noi dovrebbe necessariamente leggere, considerando anche il particolare momento storico in cui viviamo caratterizzato da guerre e violenza, è Testament of Youth.
Pubblicato nel 1933, sebbene tratti di eventi avvenuti più di cento anni fa è una riflessione senza tempo in cui vengono analizzati i comportamenti e le decisioni umane che possono provocare eventi disastrosi e inutili sofferenze.
L’autrice del libro, considerato tra i più incisivi scritti del ‘900, divenuto subito dopo la sua uscita best seller, fu Vera Brittain giornalista, scrittrice, pacifista e femminista inglese.
Nata nel 1893 a Newcastle-under-lyme da una famiglia benestante che possedeva delle cartiere, la sua infanzia trascorse felice insieme al fratello Edward a cui era molto legata, dopo i primi studi al collegio di Santa Monica nel Surrey, fu ammessa alla facoltà di lettere al Somerville College ad Oxford dove conobbe Roland Leighton, amico del fratello che divenne in seguito suo fidanzato.
Quando nel 1914 ebbe inizio la prima guerra mondiale, la vita di Vera Brittain, come quella di tanti suoi coetanei, fu travolta da questo evento, ed un anno dopo nel 1915 si arruolò volontaria nel corpo delle V.A.D. come infermiera. Anche suo fratello Edward ed il fidanzato Roland si arruolarono come volontari nell’esercito britannico ed entrambi morirono poco dopo.
Le riflessioni di quegli eventi appuntate nel corso degli anni su diari e le lettere che Vera Brittain aveva scambiato con suo fratello, il suo fidanzato e amici mentre si trovavano al fronte, confluirono in Testament of Youth, un racconto coinvolgente e doloroso su cosa fu la guerra per milioni di giovani.
Un vero e proprio testamento, in cui vi è la descrizione di una generazione che dice addio alla propria gioventù, alla gioia e alla vita, distrutta dalla brutalità e insensatezza della guerra.
I sopravvissuti a questa guerra, che fu tra i più grandi massacri della storia, trovarono enormi difficoltà a riprendere la propria esistenza precedente al conflitto e superare i traumi, tra questi ci fu anche Vera Brittain, che segnata dalla morte dei suoi cari concentrò le sue energie sullo studio della storia e sul pacifismo, per comprendere come fosse potuto accadere un simile dramma.
Il lavoro da lei compiuto per la restante parte della sua esistenza, attraverso il lavoro giornalistico e l’attivismo sul tema della pace, testimonia una grande forza e la determinazione nel far comprendere alle persone l’assurdità della guerra, per evitare che gli uomini potessero ripetere ancora simili errori.
Beatrice Gargiulo
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